Il 24 marzo nel corso dell’Assemblea di Federterme il Presidente Jannotti Pecci ha illustrato lo stato dell’arte del sistema termale ed i programmi insieme ai risultati dell’indagine annuale sui bilanci delle imprese termali. 
Sono 376 le aziende termali italiane: il 40,7% è ubicata al Nord-Est, il 36,2% nel Mezzogiorno, il 15,1% al Centro e l’8 % nel Nord-Ovest.
Nel 2014, si è registrato un modesto ma significativo incremento di mezzo punto di aumento dei clienti  degli stabilimenti idropinici e idrotermali, in leggero aumento sul 2013 ma è cambiata la loro età media. E’ scesa al 47% la quota degli anziani (cioè delle persone con almeno 65 anni di età) mentre è salita la quota dei bambini e ragazzi fino a 17 anni, 10%, e al 43% quella degli adulti, da 18 a 64 anni. 
Le donne ( con un 54% del totale) sono ancora la componente più rilevante della clientela anche se di recente il divario tra i due sessi si è ridotto, soprattutto per effetto delle strategie di marketing e di diversificazione dell’offerta adottate dagli stabilimenti termali.
A fine 2014 si sono registrati segnali di ripresa delle prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Nazionale (che sono gratuite, con ticket ed esenzioni) con indicatori di inversione di tendenza,  rispetto alla caduta a picco di 14 milioni 832 mila registrata nel 2013 e rispetto ai 17 milioni e 560 mila del 2010.
I ricavi totali del settore – calcolati al lordo del ticket sui cicli di cura e delle imposte gravanti sulle vendite – ammontano (nel 2013) a 745,3 milioni di euro (rispetto agli 810 del 2008).
L’Assemblea ha anche approvato il bilancio preventivo 2015 ed eletto i Revisori dei conti: Francesco Paolo La Barbera (presidente), Giuseppe Di Costanzo, Michele Petretto. Supplenti sono Giovanni Corona e Sergio Berardi.

(Per maggiori informazioni:www.federterme.it)