Il 28 e 29 gennaio a Palazzo Vecchio a Firenze, si è svolto il Forum “Città Metropolitane, il rilancio parte da qui”, promosso dall’Anci-Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, in partnership con Intesa Sanpaolo e in collaborazione con The European House - Ambrosetti. Il Forum, che ha visto la partecipazione di manager di azienda e vertici delle istituzioni, è stato un momento di confronto per discutere del ruolo e delle sfide, attuali e future, dei centri urbani, con particolare riferimento alla pianificazione territoriale, alla mobilità e allo sviluppo economico-sociale del territorio. Nell’occasione è stato presentato il progetto “Start City”, piattaforma di buone pratiche ed esperienze di rilievo in chiave di sviluppo urbano sostenibile ed intelligente. Ai lavori hanno partecipato, tra gli altri, il Sindaco di Torino Piero Fassino e il Sindaco di Firenze Dario Nardella, i vertici delle principali imprese presenti in Italia ed esponenti internazionali di casi di successo. Il Presidente di Federturismo Renzo Iorio, intervenuto il 28 gennaio alla Tavola Rotonda sul tema “Il turismo come opportunità di sviluppo del territorio metropolitano”, ha sottolineato come l’introduzione delle città metropolitane rappresenti un passo culturale in avanti e, citando gli esempi di Torino e Genova, ha evidenziato come sia importante puntare sulla qualità urbana per valorizzare, riconvertire e far diventare attrattive da un punto di vista turistico, anche le città che non ne avrebbero la vocazione. Affinché le città metropolitane siano da traino per l’intera nazione, ha dichiarato il sindaco Fassino nel suo intervento, non basta avere un nuovo assetto normativo ma si deve assistere ad un salto di qualità della classe dirigente. Invece per l’amministrazione dello Stato le città metropolitane, così come concepite, non sono altro che le Province con un altro nome. La città metropolitana è un valore aggiunto per tutti ha riferito il sindaco di Firenze Dario Nardella e le Regioni devono capire che deve esserci una revisione del rapporto, prevedere un sistema duale, di confronto tra i due enti, con il riconoscimento, per le città, di titolarità e prerogative più ampie rispetto a quelle di altri territori. Sono enti più snelli, svolgono la funzione di megafono dei territori e soprattutto non devono avere i costi della politica.