In un intervento pubblicato sul Mattino, il Presidente di Federterme Costanzo Jannotti Pecci chiede alla nuova maggioranza di Governo di prevedere la figura del Ministro per le Politiche turistiche, attualmente mancante, mantenendola sganciata ed autonoma dai Beni Culturali.

Jannotti Pecci motiva la sua proposta, condivisa dalle principali associazioni di categoria e da gran parte degli esperti di settore, con la forte critica all’operato del Ministro Franceschini  evidenziando che il MIBACT  in cinque anni non è riuscito a dare al turismo il ruolo strategico che gli compete, impedendone così la crescita sostenibile e significativi incrementi occupazionali. In questo momento particolare, servono “politiche intelligenti, che facciano leva sulla capacità di interagire delle diverse branche della Pubblica Amministrazione. Ecco perché il turismo - settore strategico sotto il profilo economico e sociale - non può essere lasciato ancora alle competenze di un Ministero (il MIBACT) che non si è dimostrato in grado di affrontare positivamente le sfide che il mercato mondiale del turismo ci imponeva e sempre più saremo chiamati ad affrontare”. Per fortuna sembra farsi strada, nel dibattito sulla formazione del nuovo Governo, l’idea di prevedere la figura del Ministro del Turismo o - come mi parrebbe più giusto - delle Politiche turistiche. Lo avevamo auspicato da molto tempo, ahimè, senza trovare ascolto ed adeguata attenzione .In tal senso, le responsabilità politiche del Ministro uscente sono incontrovertibili, anche guardando alle vicende dell’ENIT. Proprio dell’Agenzia del Turismo, Jannotti Pecci sottolinea gli innumerevoli errori, partendo dalla constatazione che è rimasta del tutto estranea all’attività di programmazione del turismo, dando ragione a chi ne richiede da anni la cancellazione, per l’assoluta inconcludenza” ed inefficienza dimostrata, soprattutto nel confronto imbarazzante con le analoghe istituzioni dei Paesi nostri competitor”.

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