Secondo quanto  emerge da un’indagine condotta da Cna Turismo tra i propri associati relativa alle mete italiane preferite dai turisti nel prossimo mese di agosto la Puglia risulta essere la regina dell’estate 2020. Sul podio anche Toscana e Sicilia e a seguire Sardegna, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Marche, Liguria. Il calo – rileva Cna – è alquanto generalizzato soprattutto per l’assenza, o quasi, di stranieri e anche di gruppi organizzati che hanno rapidamente mutato il panorama delle vacanze in Italia. Ci si muove da soli, in coppia, al massimo in famiglia o tra pochi amici. L’industria delle vacanze può contare praticamente solo sugli italiani che comunque hanno ridotto le ferie. 

Il mare rimane al primo posto nell’immaginario turistico tricolore. Quando è possibile, il vacanziere italiano privilegia l’abbinamento di spiaggia e percorsi enogastronomici. Il mare divide il favore degli italiani con montagna e collina. Continua invece la crisi, profonda, delle città d’arte, tranne poche eccezioni come Venezia e Matera. Le coste del Salento, tirrenico e jonico, del Gargano, del Barese trainano il risultato della Puglia, la Versilia, le isole (Elba in primis) e  il Grossetano quello della Toscana.  

La Sicilia e la Sardegna puntano su tutte le loro località costiere, la regione Campania sulle  costiere (amalfitana e sorrentina), le isole, il Cilento. La Calabria sta calamitando turisti con località storicamente meno conosciute. Una posizione importante, ma con profonde ferite, è registrata dall’Emilia Romagna con Liguria e Marche (quest’ultima, in particolare, grazie al Conero) a loro volta in buona posizione. Il turismo di prossimità, quello che proviene dall’ambito regionale,  vale per il Lazio, con il litorale anelato in particolare dai romani, e così per Veneto, Basilicata, Abruzzo, Molise, Friuli Venezia Giulia. La “regina” di colline e montagne è il Trentino Alto Adige ma anche Lombardia, Piemonte e soprattutto Val d’Aosta, anche solo per le passeggiate per sentieri. Nel complesso, tra marzo e maggio il movimento economico del turismo in Italia si è contratto di circa 52 miliardi di euro, generati da 80 milioni di presenze. La situazione non è andata meglio a giugno e per luglio le stime non sono proprio rosee. Per un comparto che in Italia conta ben più di 230mila imprese, di cui 33mila alberghiere, 183mila extra-alberghiere, 17mila mila agenzie di viaggio e tour operator, è una catastrofe.

( Per maggiori informazioni: www.cna.it)