A qualche mese dalla presentazione del piano industriale di Alitalia e a seguito della bocciatura tramite referendum dell'accordo con le organizzazioni sindacali, la crisi del settore del catering aeroportuale continua ad aggravarsi.

“I Ministeri dello Sviluppo Economico, del Lavoro e delle Infrastruttre devono intervenire con decisione - dichiara Il Presidente di Federturismo Gianfranco Battisti - perché un intero settore molto importante del trasporto aereo rischia di subire pesanti ripercussioni sia da un punto di vista occupazionale sia da un punto di vista imprenditoriale”.

“Le iniziali perdite stimate in 300 posti di lavoro potrebbero moltiplicarsi - sostiene il Presidente di Federcatering Luigi de Montis. Alla crisi di Alitalia infatti bisogna sommare il difficile scenario in cui le società di catering stanno operando sia da un punto di vista economico e finanziario, sia di relazioni industriali dove la corretta applicazione del CCNL di settore sta diventando un elemento sempre più raro.”

La situazione è aggravata ancora di più dalla riduzione dei servizi a bordo delle compagnie aeree e da una esponenziale crescita della concorrenza tra vecchi e nuovi operatori del settore. Questi ultimi, infatti, svolgono una concorrenza aggressiva fuori dalle rigide e costose regole imposte dall’ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) sia in termini igienico sanitarie che di sicurezza aerea. Di questo passo oltre alle perdite di posti di lavoro presto vedremo chiudere stabilimenti catering su alcuni aeroporti italiani.

Un mancato intervento da parte dei Ministeri preposti alla risoluzione della crisi per un comparto così importante sia per l'economia del trasporto aereo sia per il turismo in generale, comporterà inevitabilmente il ricorso a strumenti di riduzione di personale da parte delle aziende che si trovano a fronteggiare oltre alla crisi anche una crescita esponenziale della concorrenza.

Il rischio è quello di andare verso una precarizzazione generale dell'impiego in tutto il settore del trasporto aereo, perché la perdita di molti collegamenti di linea renderà sempre più stagionale e imprevedibile la gestione di alcuni scali.

“Di fronte a questo scenari, conclude Battisti, diventa fondamentale l'apertura di un tavolo di confronto con le Istituzioni e gli operatori del comparto, ma ciò che preme sottolineare è che le misure che il Governo sta mettendo in campo per ridurre l'impatto della crisi Alitalia vengano estese all'intero comparto”

 

Per maggiori informazioni: b.ongaro@federturismo.it