Gli analisti concordano sulla previsione che la ripresa del mercato non avverrà prima dell'inizio del 2021 e che la pandemia abbia bruciato 60 anni di turismo.

E’ del tutto evidente - dichiara la Vice Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli - che il blocco dei flussi turistici abbia comportato rilevanti riduzioni di fatturato e che le caratteristiche strutturali del mercato turistico non consentiranno di recuperare tali perdite nel breve termine. I tempi di rientro alla normalità saranno lunghi, in particolare per la clientela internazionale che costituisce la metà del nostro mercato.

In questa fase critica di emergenza sanitaria, ma anche socio economica, le aziende hanno bisogno sia di un intervento rapido e decisivo a supporto della loro attività - come la dilazione delle scadenze fiscali e contributive, il credito d’imposta sugli affitti per hotel e tour operator - sia di una spinta alla ripartita.

Ci auguriamo di vedere tutto questo nel decreto di aprile.

E’ inoltre cruciale evitare che siano le imprese a dover far fronte alle anticipazioni per la Cig. A tal proposito ci solleva ed apprezziamo la proposta di ABI di prevedere da subito, per i lavoratori sospesi dal lavoro a causa dell’emergenza, prestiti che consentano un anticipo della cassa integrazione.

Roma, 30 marzo 2020