Secondo un’indagine condotta dall'Isnart in collaborazione con l'Osservatorio Italiano del Turismo Sociale e Associato, presentata il 29 maggio a Viterbo, il turismo sociale e associato cresce del 9,6% nel numero di vacanze e del 22,8% per fatturato, soprattutto al Sud.

Il volume d'affari complessivo è stato nel 2011 di 1,4 miliardi di euro per 2,3 milioni di vacanze. La spesa media è stata di 584 euro con una maggiore incidenza per quella all'estero (circa 930 euro) rispetto a quella in Italia (circa 420 euro).

Il Rapporto rileva, inoltre, che nel 2011 sono state oltre 3 mila le imprese italiane che sono ricorse al circuito del turismo sociale e associato per promo-commercializzarsi. Nello specifico, tra i canali utilizzati dalle imprese, i Cral in crescita del 3,6 % si posizionano in primo piano (5,4% sul totale degli operatori). A livello territoriale, il ricorso al circuito dei viaggi organizzati da parte delle imprese è maggiore nel centro-sud e nelle isole dove le percentuali sono rispettivamente del 5,2 e del 5,8.
Si conferma, inoltre, uno strumento estremamente incisivo per destagionalizzare i flussi turistici: la stagione infatti viene anticipata con il 13% delle vacanze in aprile (solo il 9,5% in media) e l'11,3% a maggio (solo il 6,5% in media). A luglio il peso delle vacanze si limita al 7,4% (10,9% in media), mentre ad agosto all’11,9% rispetto ad una media generale del 17,6%.

Tra i canali di organizzazione delle vacanze, in testa troviamo le scuole (25,4%) e le organizzazioni religiose (20%) che, insieme alle parrocchie (15,7%) rappresentano sempre di più un punto di riferimento per i turisti. In particolare, le vacanze pianificate dalle organizzazioni religiose crescono del 26,4%, mentre quelle organizzate dalle parrocchie del 47,4%.

Tra le principali destinazioni, emergono le città e le località di interesse culturale (47,3%) seguite dalle destinazioni balneari (29,3%) e dalla montagna (15,7%). La vacanza organizzata tramite il circuito del TSA, si svolge principalmente sul territorio nazionale con oltre 1,5 milioni di vacanze pari al 66% dell'intero movimento. Verso l'Italia, i principali canali di organizzazioni sono rappresentati dalle associazioni culturali (21% dei viaggi) e da quelle religiose (20,4%), seguiti dalle parrocchie (18%) e dalle scuole (15,6%). Per i viaggi all'estero i principali canali sono invece rappresentati dalle scuole (44,7%), seguite dall'organizzazione religiosa (19,2%).

Per quanto concerne invece le destinazioni, la Spagna (13,7%) e il Regno Unito (12,8%) rappresentano quelle più appetibili.

Quanto alla capacità di spesa del turista che si avvale di questo circuito, nel 29,8% ha un reddito mensile compreso fra i 775 e i 1.550 euro, nel 29,8% compreso fra 1.550 e i 2.840 euro e il 23,3%.

(Per maggiori informazioni: www.isnart.it; www.oitsa.it)