L'European Travel Commission nel suo ultimo rapporto relativo al terzo trimestre 2012 ha evidenziato che sono i mercati emergenti dell'Est Europa i primi per crescita. Più frastagliato il fronte alberghiero: su 27 Paesi monitorati, 17 registrano un calo nell'occupazione fino ad agosto, dovuto ai tagli della spesa ma anche al ricorso a sistemazioni extra-alberghiere.

Per quanto riguarda il traffico aereo, il Revenue passenger kilometer per i vettori europei segnala una crescita del 6,2% nei primi otto mesi dell'anno, mentre rallenta il traffico long haul: del 4,3% quello con il Nordamerica, del 3,3% quello con il Far-Est.

Nel 2012 gli arrivi internazionali in Italia fino al mese di luglio riportano un rallentamento dello 0,5%, mentre l'occupazione alberghiera cala del 3,3%, collocando l'Italia in fondo alla classifica Ue. Va meglio sul fronte tariffe: l'average daily rate cresce del 12,9%, e in termini di crescita di tale indicatore il nostro Paese è secondo solo all'Estonia.

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