Secondo Trip, il modello di previsione dei flussi turistici elaborato da Ciset-Ca’ Foscari due volte l’anno, nel biennio 2013-2014 gli arrivi internazionali in Italia registreranno incrementi compresi tra il 2,2% e il 3,1%.

 

Tra i mercati tradizionali, nel 2013 prevale la spinta dei Paesi Extraeuropei con il contributo comunque significativo dell’Europa Centrale ed in particolare della Germania. Nel 2014 sarà ancora l’extra Europa a fare da traino, anche grazie al consolidamento sul mercato nipponico e alla tenuta di quello americano, aumenteranno i flussi dall’Europa centrale.
Gli arrivi dagli Stati Uniti, nel 2013 dovrebbero registrare un aumento del 4,7%, mentre i flussi dal Giappone, anche grazie alle migliori performance economiche, saranno caratterizzati da un trend comunque positivo (+3%). Il 2014 registrerà un ulteriore incremento dei flussi dai paesi extraeuropei con un tasso di crescita del 6,6%.
I paesi dell’Europa centrale rimangono il più importante mercato di origine per l’Italia rappresentando, con quasi 20 milioni di arrivi, circa la metà dei flussi dai principali paesi. L’area mostrerà un andamento inferiore alla media nell’anno in corso (+1%); mentre nel 2014, la crescita prevista sarà più marcata (+1,5%).
I flussi provenienti dai paesi dell’area mediterranea fanno registrare un andamento negativo nel 2013 (-0,3%) mentre la crescita, seppur lieve, si ripresenterà nel 2014 (+0,5%). In questo caso incide la critica situazione economica di Grecia, Spagna e Portogallo. La Francia, che con quasi 4 milioni di arrivi assorbe i due terzi dei flussi dall’area, mostra un andamento superiore alla media. I paesi del Nord Europa, che con oltre 5 milioni di arrivi rappresentano, dopo l’area mediterranea, il mercato di origine meno consistente per il nostro Paese, si caratterizzeranno per dinamiche positive dei flussi verso l’Italia sia nel 2013 che nel 2014 (+0,5% e +3% rispettivamente). Il Regno Unito (che con 3 milioni di arrivi rappresenta circa i due terzi dei flussi totali dall’area, nonché il quarto mercato europeo in termini di importanza), sarà contraddistinto da un trend inferiore alla media dell’area (+0,3% e +2,9% rispettivamente).

Per maggiori informazioni: http://virgo.unive.it/ciset/website/it/ricerca-e-consulenza/previsioni-sulla-domanda-e-indagine-congiunturale