Il 6 giugno ANEF - Associazione Nazionale Esercenti Funiviari - ha firmato il rinnovo del Contratto Collettivo nazionale di lavoro per il triennio 2019 – 2022 per gli addetti agli impianti a fune che riguarda circa 15 mila lavoratori in tutta Italia. Più tutele in caso di malattie, un ritocco economico all’insù, maggiore attenzione al welfare, uguaglianza di diritti fra part time e full time: avere trovato un accordo triennale in tempi contenuti, nonostante il delicato momento economico, sia nazionale sia internazionale, significa poter garantire certezze per le aziende e rispetto per i lavoratori. Per questo – afferma la presidente di ANEF Valeria Ghezzi – lo consideriamo un risultato estremamente importante a cui arriviamo – forse come unica categoria nazionale - con orgoglio entro i termini di scadenza”.

Fra i punti che hanno richiesto una riflessione articolata c’è quello che riguarda gli effetti del decreto dignità sul contratto collettivo. La norma, infatti, non riconosce come stagionali ricorrenti i dipendenti del settore, nonostante sia di tutta evidenza che, in quasi tutte le società coinvolte, due terzi dei lavoratori lo siano, invece, effettivamente. Questa misura fa sì che il personale vada riassunto ogni anno come si trattasse di precari. Con oneri aggiuntivi e periodici, che si aggiungono agli aumenti contrattuali concordati per il triennio, imponendo ulteriori costi e maggiorazioni che gravano sulla categoria.

Per questo ANEF e le parti coinvolte hanno firmato un avviso comune per portare all’attenzione del Governo questa situazione.

(Per maggiori informazioni: www.anef.it)