Il settore turistico, secondo gli ultimi dati dell’Unwto, ha perso 1 miliardo di arrivi internazionali, con un crollo del 74% sull’anno precedente a causa di un pesantissimo calo della domanda e per le  limitazioni di viaggio diffuse in tutto il mondo.  Dal punto di vista economico, la perdita è ancora più secca: 1.300 miliardi di dollari, una cifra che rappresenta più di 11 volte la perdita registrata durante la crisi economica globale del 2009. Fra le regioni del mondo che hanno perso di più c’è l'Europa, che ha registrato un calo degli arrivi del 70% e che nonostante una ripresa piccola e di breve durata nell'estate del 2020, in termini assoluti ha visto 500 milioni di arrivi internazionali in meno.


E le prospettive di un miglioramento già nel 2021 sembrano allontanarsi, almeno per quanto riguarda il settore turistico. Quasi la metà degli intervistati (45%) prevede prospettive positive per il 2021 rispetto allo scorso anno, ma il 25% si aspetta una performance simile e il 30% prevede un peggioramento dei risultati.
 Il 50% degli intervistati si aspetta che un rimbalzo si verifichi solo nel 2022, mentre la restante metà degli esperti vede ancora un potenziale rimbalzo nel 2021, anche se al di sotto delle aspettative mostrate in un precedente sondaggio realizzato ad ottobre  (79% di recupero previsto nel 2021).
Gli scenari Unwto per il periodo 2021-2024 indicano che potrebbero essere necessari da due a quattro anni prima che il turismo internazionale torni ai livelli del 2019.

(Per maggiori informazioni: www.unwto.org)