Nel corso della Bit Digital Edition è stato presentato il 24°Rapporto sul turismo Italiano. I temi della edizione 2021 sono prevalentemente legati, inevitabilmente, agli effetti dell’emergenza sanitaria e cercano di evidenziare i cambiamenti strutturali intervenuti nel settore, con particolare riferimento al ruolo dell’intelligenza turistica nel promuovere le destinazioni e i processi di governance. Particolare attenzione è dedicata alle performances dei singoli segmenti del mercato turistico e delle località turistiche, anche alla luce della nuova classificazione messa a punto dall’Istat.
In particolare, il Rapporto evidenzia come il turismo in Italia sia, di fatto, la prima attività produttiva non strumentale del Paese, circa tre volte più grande di quanto appare, potente ma fragile. Due elementi, questi, che la pandemia ha portato allo scoperto.


E in effetti il Covid ha prodotto sul travel ricadute inimmaginabili: secondo l’Unwto, gli arrivi internazionali dei clienti sono diminuiti del 73,1% nel 2020 rispetto all’anno prima, quando erano aumentati del 3,8%.
In Italia, secondo i dati definitivi delle regioni, ancora non validati dall’Istat, gli arrivi sono calati del -56,7% (da 1341,382 milioni a 56,857 milioni) e le presenze del -51,5% (da 436,845 milioni a 211,847). Ovviamente sono diminuiti di più gli ingressi (-74,7%) e i pernottamenti (-70,1%) degli stranieri, mentre gli italiani si sono attestati rispettivamente al -55,15 di arrivi e -36,15 di presenze.
La ripresa del periodo estivo ha determinato finora il contenimento delle perdite. La voglia di normalità sarà il primo effetto della ripresa del movimento dei vacanzieri verso destinazioni conosciute, possibilmente non troppo lontane da casa e, ovviamente, Covid free. In un secondo momento, con l’espandersi dei vaccini anche negli altri Paesi, si perverrà al superamento di questa fase e tornerà l’incoming long haul, cosi come il lungo raggio outgoing. I mercati più rilevanti da coltivare in tal senso sono rappresentati da Stati Uniti e Nord America, verso cui l’Italia ha, da sempre, un grande appeal.

(Per maggiori informazioni: www.iriss.cnr.it)