I divari in termini di performance da parte degli scali, registrati nel 2023, come emerso dal recente rapporto di Aci Europe, è probabile che nell’anno in corso si ridurranno.

Le previsioni parlano di un aumento del traffico passeggeri del +7,2% quest’anno rispetto al 2023, che dovrebbe portarci a un +1,4% al di sopra dei volumi pre-pandemia.

Il traffico passeggeri nei 5 principali aeroporti europei – Heathrow, Parigi-Cdg, Amsterdam-Schiphol, Francoforte, Istanbul -, è aumentato del 20,8% nel 2023 rispetto all’anno precedente, con il risultato che questi aeroporti hanno raggiunto la cifra di 58 milioni di passeggeri.

Nonostante questo aumento significativo, i cinque scali sono rimasti comunque al di sotto dei livelli pre-pandemia (2019) del -6,5%, principalmente a causa della relativa debolezza del mercato asiatico, del lento ritorno dei viaggi aziendali e dello stretto controllo della capacità da parte dei loro vettori hub.
Il 2023 ha portato anche dei cambiamenti nella composizione e nella classifica dei primi 5 aeroporti. Londra-Heathrow ha ripristinato la sua posizione di aeroporto più trafficato d’Europa nel 2023, posizione detenuta da Istanbul l’anno precedente. L’hub britannico ha accolto 79,2 milioni di passeggeri, un aumento del 28,5% rispetto al 2022, che gli ha permesso di avvicinarsi molto ai volumi pre-pandemia (2019) (-2,1%). La sua dipendenza dal traffico transatlantico ha svolto un ruolo chiave in questa performance.

Al secondo posto Istanbul, che ha raggiunto i 76 milioni di passeggeri, con un incremento del 18,3% sul 2022. L’hub turco ha vantato la migliore performance tra i primi 5 della classifica se confrontato con i volumi pre-pandemia (2019), che ha ampiamente superato (+11 %). Nel 2019, Istanbul era il quinto aeroporto europeo più trafficato.

Parigi-Cdg ha mantenuto la terza posizione con 67,4 milioni di passeggeri (+17,3% rispetto al 2022) ed è rimasta al -11,5% al di sotto del livello pre-pandemia.

Amsterdam-Schiphol ha registrato 61,9 milioni di passeggeri pari a un +17,9% sul 2022 e a un -13,7% sul 2019. Lo scalo di Madrid chiude la top 5 della classifica con 60,2 milioni di passeggeri, +18,9% rispetto al 2022, avvicinandosi molto al livello pre-pandemia (-2,5%). L’esposizione dell’hub iberico al traffico transatlantico e la quota relativamente più elevata di traffico leisure gli hanno permesso di superare nuovamente Francoforte nel 2023 (59,4 milioni di passeggeri, +21,3% rispetto al 2022 e –15,9% rispetto al 2019).

L’andamento del traffico passeggeri nel 2023 negli aeroporti con più di 25 milioni di passeggeri all’anno (2019) riflette anche i cambiamenti strutturali del mercato rispetto ai livelli pre-pandemia. Quelli che tradizionalmente fanno affidamento sul traffico leisure e legato alle visite di parenti e amici, con una notevole presenza di vettori low cost hanno spesso superato i volumi pre-pandemia. Sono gli scali di: Atene (+10,1%), Lisbona (+7,9%), Palma di Maiorca (+4,7% ), Istanbul-Sabiha Gökçen (+4,6%), Dublino (+1,8%) e Parigi-Orly (+1,4%).

Mentre Roma-Fiumicino (-7%) è rimasta ancora al di sotto del livello pre-pandemia, l’hub italiano ha visto il traffico passeggeri aumentare del +38% su base annua – la migliore performance tra i più grandi aeroporti europei. Malaga con più di 22,3 milioni di passeggeri (+12,6%) ha gestito più passeggeri di Bruxelles (-15,8%) e Stoccolma-Arlanda (-15%).

A differenza degli hub e degli aeroporti più grandi, gli aeroporti più piccoli e regionali (con meno di 10 milioni di passeggeri l’anno) hanno completato la loro ripresa nel 2023, con un traffico passeggeri in aumento del +17,6% rispetto all’anno precedente e attestandosi quindi al +3% rispetto ai livelli pre-pandemia (2019). La performance è stata in gran parte determinata dagli aeroporti europei che servono destinazioni turistiche e/o che attraggono capacità da vettori ultra low cost, nonché dagli aeroporti nei mercati meno maturi nel resto d’Europa.

Alcuni di questi aeroporti hanno registrato una crescita esponenziale ben al di sopra dei livelli pre-pandemia, tra cui: Trapani (+223%), Perugia (+143%), Tirana (+117%), Samarcanda (+110%), Lodz ( +97%), Kutaisi (+91%), Zara (+88%), Yerevan (+66%), Memmingen (+64%), Almaty (+51%), Funchal (+43%), Saragozza (+ 47%), Pristina (+44%) e Oviedo-Asturie (+40%).

(Per maggiori informazioni: https://www.aci-europe.org/)