L’aumento dei prezzi incide più sulle scelte di vacanza degli italiani (49%) che dei tedeschi (26%). Da uno studio comparato sui due mercati, presentato da Sita Ricerca, sulle abitudini di scelta e fruizione turistica dei due Paesi emerge che nel periodo post-Covid ci sia stata innanzitutto una richiesta comune di maggior igiene.


In base al migliaio di interviste condotte risulta che nell'organizzazione della vacanza, in vista di maggiori risparmi, il 68% degli italiani ricorre a siti specializzati a fronte del 60% dei tedeschi, ma se il 52% dei primi si rivolge anche a siti diretti delle strutture, in Germania la voce incide solo per il 39%, finendo per conferire maggior valore al passaparola (23% per entrambi i mercati).

I portali d’appoggio informativi tendono dunque a trasformarsi da touch point a strumento di prenotazione (45% per gli italiani, 41% per i tedeschi). Per sentirsi meglio tutelati, i tedeschi propendono per strutture 4-5 stelle (59% vs 41% degli italiani) e se in generale i nostri connazionali prestano particolare attenzione al: prezzo, alla colazione inclusa e alla recensione, i tedeschi privilegiano la colazione, l'educazione del personale, la centralità della struttura e l'ubicazione tranquilla.

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