Nel campo della sicurezza marittima e dell’aviazione le Politiche EU si sono sviluppate rapidamente in seguito agli eventi dell’11 settembre 2011. In particolare, la Commissione Europea è intervenuta implementando gli standard internazionali dell’Organizzazione Internazionale per l’Aviazione Civile e quelli dell’Organizzazione Marittima Internazionale - le principali agenzie dell’ONU, responsabili rispettivamente per la regolamentazione marittima e aerea.  Ciò ha portato al raggiungimento in Europa di alti livelli di sicurezza per l’aviazione e la navigazione.  Ad analoga copertura normativa non si assiste però nel settore dei trasporti di terra.

Infatti, sebbene i trasporti pubblici (tram, bus, metro) e ferroviari, anche di ultima generazione (TAV), siano le modalità di trasporto maggiormente utilizzate dai viaggiatori (80.000 milioni di viaggi passeggeri all’anno) e che le strade, le ferrovie e le vie navigabili interne trasportino enormi quantità di carico dentro e fuori dall’UE, ad oggi non esiste un approccio coerente per la sicurezza nei trasporti di terra nell’Unione Europea.

Il trasporto terrestre, se comparato a quello marittimo e aereo, ha registrato un elevato numero di incidenti nella scorsa decade, soprattutto a causa del terrorismo. Nello stesso tempo, la diffusione dei treni ad alta velocità e l’aumento dei carichi ferroviari ha aumentato il numero di viaggi al di fuori delle frontiere europee. Inoltre, i furti dei carichi dai tir o quelli di metalli dalle rotaie sono un problema che si sta diffondendo su larga scala in tutta l’Unione.

Per queste ragioni la Commissione Europea ha ritenuto indispensabile intervenire.

Essa ha infatti adottato un documento di lavoro che apporta nuove idee per lo sviluppo del concetto di sicurezza nei trasporti terrestri a livello europeo. In particolare, il testo prevede la creazione di un forum europeo per la sicurezza nei trasporti di terra che rispecchi l’attuale composizione di quello per la sicurezza aerea e marittima. La Carta propone appunto la creazione di un gruppo consultivo per la sicurezza nei trasporti terrestri, composto da esperti nazionali appartenenti ad amministrazioni nelle materie della giustizia/sicurezza e dei trasporti. Tale comitato sarebbe, poi, integrato da un gruppo parallelo di stakeholders che diano all’industria la possibilità di essere ascoltata durante il processo di sviluppo di queste politiche. I due gruppi dovrebbero, in un secondo momento, discutere con la Commissione Europea le possibili opzioni in grado di garantire uno sviluppo bilanciato delle politiche EU in materia di sicurezza nei trasporti a terra.

La Commissione inviterà tutte le parti interessate – inclusi il Parlamento ed il Consiglio dell’Unione Europea – a commentare la Carta di lavoro fin qui descritta. Nei prossimi mesi verrà portata avanti la proposta della Commissione riguardo alla creazione di un Comitato consultivo per la sicurezza nei trasporti terrestri e di un gruppo di stakeholders. Il Comitato dovrebbe diventare operativo dalla seconda metà del 2012 ed  elaborare le prime proposte già nel 2013.

(Per maggiori informazioni: m.mammana@federturismo.it)