Secondo i dati dell’Osservatorio Business Travel di Ediman, i viaggi d’affari delle imprese italiane sono cresciuti nel 2015 del 3,3% rispetto al 2014 raggiungendo quota 31,8 milioni. Confermato l’andamento positivo iniziato nel 2014, l’incremento riguarda tutti i segmenti: nazionale (+3,3%), internazionale (+1,2%) e intercontinentale (+1,7%), tanto che nel 2015 la spesa per i viaggi d’affari sale a 19,5 miliardi di euro (+2%). Per quanto riguarda le mete, Stati Uniti e Brasile registrano la maggiore crescita, mentre frenano i viaggi verso la Cina. In Europa crescono le trasferte verso Germania e Francia, in calo invece la durata media dei viaggi, dovuta all’aumento del cosiddetto escursionismo d’affari (+4,5%). I motivi sono semplici: la crescita delle opportunità di trasporto e la convinzione degli uffici viaggi di poter risparmiare effettuando trasferte in giornata fanno sì che anche i pernottamenti rimangano poco più che stabili, con un modesto incremento del 2%. Sul fronte dei mezzi di trasporto, il treno registra la crescita maggiore (+3,9%), ma l’automobile si conferma il mezzo preferito da chi viaggia per lavoro (con una quota di mercato del 46,2%). Anche il 2016 sarà un anno con il segno “più” secondo i travel manager intervistati, con un aumento della spesa, in termini nominali, tra il 2,5 e il 4,5%. La proiezione sconta le positive prospettive di crescita per l’economia nazionale, la rivalutazione del dollaro e prezzi del petrolio stabili.
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