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    “Dopo 8 mesi di trattativa il CCNL Industria Turistica va in ferie” dichiara Roberto Corbella delegato alle Relazioni Industriali di Federturismo Confindustria precisando che nonostante il periodo di crisi e la necessità di dare alle aziende e ai lavoratori delle risposte concrete ai loro reali bisogni, "constatiamo che sono mancati la determinazione e il coraggio di recepire la sfida da noi avanzata portando sul tavolo della trattativa proposte concrete e tangibili con la volontà di chiudere sin dalla scadenza dello scorso aprile."

    • Pubblicato il documento “Quadro” valido per tutto il settore
    • Disponibili da oggi anche le regole specifiche per le strutture termali e per i bus turistici

    Le associazioni datoriali Aica (Associazione Italiana Confindustria Alberghi) e Federturismo Confindustria annunciano che, lo scorso 21 dicembre 2024, hanno raggiunto un’importante intesa con le organizzazioni sindacali di categoria Filcams-CGIL, Fisascat-CISL e Uiltucs-UIL per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dell’Industria Turistica, all'esito di una lunga e complessa negoziazione.

    “Siamo fortemente preoccupati per la linea rigorista adottata in queste ore dal Governo” dichiarano la Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli e la Presidente di Anef Associazione Nazionale Esercenti Impianti a Fune, Valeria Ghezzi che - proprio alla vigilia dell’inaugurazione della stagione invernale e nonostante i rigidi protocolli di sicurezza adottati da tutti gli operatori - vedono imposta la chiusura degli impianti sciistici.

    Ad oggi l’industria del turismo ha perso 70 miliardi di euro ed è bene evidenziare che le caratteristiche strutturali del mercato turistico non consentiranno di recuperare tali perdite nel breve termine - dichiara la Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli - pertanto se non si interverrà adeguatamente e in fretta sarà a rischio la tenuta stessa di tutta l’industria turistica.

    Considerate le obiettive difficoltà di poter concludere entro il mese di settembre la complessa trattativa  per la definizione del nuovo Contratto Collettivo Nazionale  di Lavoro dell'Industria Turistica, Federturismo, AICA, le Segreterie Confederali di CGIL, CISL e UIL e le Segreterie Generali di categoria di Filcams-CGIL, Fisascat-CISL e Uiltucs-UIL hanno concordato  di adottare una modalità transitoria che consenta, nel periodo intercorrente tra la data dell'accordo di oggi  e la stipula del  CCNL, di continuare la trattativa senza penalizzare  i lavoratori dell'industria turistica.

    In occasione della visita ufficiale in Egitto della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è stato formalizzato un importante accordo tra l'Italia e l'Egitto per l'istituzione della prima Scuola Italiana di Ospitalità sul suolo egiziano. Questa iniziativa rappresenta un avanzamento cruciale nello sviluppo e nel rafforzamento dei legami bilaterali tra i due paesi frutto del lavoro del Governo Italiano e rientra tra gli obiettivi legati alla formazione professionale e allo sviluppo di nuove competenze promosso dal Ministro del Turismo Daniela Santanchè.

    Unindustria e Federturismo Confindustria hanno siglato una convenzione con l’obiettivo di potenziare le opportunità e i vantaggi diretti e indiretti che un fenomeno in così rapida espansione, come il welfare aziendale, offre alle imprese. Le aziende facenti parte del sistema Federturismo potranno così beneficiare del supporto operativo e delle soluzioni tailor-made di Unindustria accedendo al medesimo tariffario agevolato riservato agli associati di Unindustria.

    Come già evidenziato prima dell’inizio della stagione estiva le imprese che aderiscono a Federturismo segnalano, da ogni parte d’Italia, fortissime difficoltà nel reperimento del personale.

    La ragione di tale ritrosia dei lavoratori ad essere assunti dalle imprese del settore risiede, tra le altre cose, nella “concorrenza” che si è venuta a determinare tra reddito da lavoro e fruizione del reddito di cittadinanza o di altri sussidi come la Naspi. Sono migliaia le testimonianze di imprenditori che si sono visti rifiutare proposte di assunzione da lavoratori oggi inoccupati.