Secondo la Banca d'Italia lo scorso agosto il saldo della bilancia dei pagamenti turistica dell’Italia ha registrato un avanzo di 2,8 miliardi di euro, lievemente superiore a quello dello stesso mese del 2023.
Lo scorso aprile la bilancia dei pagamenti turistica dell'Italia ha registrato un surplus di 1,8 miliardi di euro, da 1,4 miliardi nello stesso mese del 2024; le entrate turistiche (4,5 miliardi) sono cresciute del 10,8%, mentre le uscite (2,7 miliardi) sono aumentate del 3,3%.
Secondo il rapporto di Bankitalia su 'I conti economici e finanziari durante la crisi sanitaria del Covid-19'” ad ottobre è ripresa la contrazione dei flussi turistici, sia in ingresso sia in uscita, in un contesto di peggioramento degli indici di diffusione del Covid. Rispetto al mese di ottobre dello scorso anno le spese dei viaggiatori stranieri in Italia, pari a 1.193 milioni, risultano inferiori del 70,4%; quelle dei viaggiatori italiani all'estero (572 milioni) del 75,5%.
Lo scorso ottobre il saldo della bilancia dei pagamenti turistica dell'Italia ha registrato un avanzo di 1,9 miliardi di euro, appena inferiore a quello dello stesso mese del 2023; la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia (4,4 miliardi) e quella dei viaggiatori italiani all'estero (2,6 miliardi) sono diminuite entrambe di quasi il 6% su base annua.
Dopo due anni di pandemia, il 2022 ha segnato il ritorno in grande spolvero dei visitatori stranieri, con un incremento della spesa che va oltre le aspettative. A certificarlo sono i dati della Banca d’Italia relativi al primo semestre. Le tabelle parlano infatti di una crescita della spesa del 308% sul 2021 e del 155,1% sul 2020, per un giro d'affari complessivo di 15,9 miliardi di euro (5,1 miliardi nel primo trimestre e 10,8 nel secondo). Solo nel mese di giugno, complice la revoca delle restrizioni anti-Covid, la bilancia dei pagamenti della Penisola ha registrato un avanzo di 2,5 miliardi di euro, rispetto ai 400 milioni dello stesso mese del 2021.
Nel mese di giugno 2020 i flussi turistici internazionali hanno registrato ancora un’ampia flessione tendenziale, pur se in lieve attenuazione rispetto ai tre mesi precedenti, con le spese dei viaggiatori stranieri in Italia (1.045 milioni) che sono diminuite del 77,5% mentre quelle dei viaggiatori italiani all’estero (692 milioni) sono scese del 71,5 secondo la Banca d’Italia.
Secondo i dati della BAnca d'Italia si conferma anche nel mese di novembre il trend di ripresa della spesa turistica sia per quanto riguarda l’incoming sia per l’outgoing, Per quest’ultima voce in particolare, l’incremento anno su anno si attesta al 71% per un totale di 2,1 miliardi di euro, mentre gli stranieri arrivati in Italia hanno lasciato nelle nostre casse il 42% in più. La bilancia resta comunque in attivo per 0,3 miliardi di euro, un valore che si avvicina ormai a quelli del 2019. Guardando agli ultimi tre mesi analizzati (settembre-novembre) i tassi di crescita sono rispettivamente del 75 e del 43%.
Continua la crescita della spesa dei turisti stranieri in Italia ad aprile, nonostante la Pasqua, quest’anno, sia caduta in marzo e per la Banca d’Italia si evidenzia come nel mese sia la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia (4,0 miliardi) sia quella dei viaggiatori italiani all’estero (2,6 miliardi) siano cresciute nel confronto con aprile 2023 (rispettivamente, del 5 e dell’8 per cento).
Secondo i dati della Banca d’Italia lo scorso gennaio la bilancia dei pagamenti turistica dell’Italia ha registrato un avanzo di 0,1 miliardi di euro, in marginale incremento rispetto al saldo nello stesso mese del 2022. Le entrate turistiche (2,1 miliardi) sono aumentate del 52%, a fronte di un incremento del 47% delle uscite (pari a 2,0 miliardi). Nel confronto con lo stesso mese del 2019, la spesa dei viaggiatori internazionali in Italia risulta lievemente inferiore (del 3,8%), mentre quella degli italiani all’estero è leggermente superiore (del 2,2%). Nei tre mesi terminanti a gennaio 2023 sia le entrate turistiche sia le uscite si collocavano su livelli significativamente maggiori di quelli del corrispondente periodo del 2022, rispettivamente del 43 e del 67%.
Secondo i dati presentati dalla Banca d’Italia, in occasione del convegno “Turismo in Italia. Numeri e potenziale di sviluppo”, il turismo genera oltre il 5% del Pil, circa il 6% dell’occupazione totale e ad esso è riconducibile il 40% delle esportazioni di servizi e il suo saldo con l’estero è strutturalmente in avanzo. Nell’ultimo ventennio la quota dell’Italia sulla spesa turistica mondiale ha subito un calo che non dipende unicamente dall’affermazione di nuove destinazioni, solo dal 2011 le entrate turistiche internazionali sono tornate a crescere a ritmi sostenuti, di oltre il 30% fino al 2017.
Secondo le statistiche sul turismo internazionale dell'Italia della Banca d'Italia ad aprile la spesa dei turisti stranieri in Italia è stata di 3,8 miliardi con un avanzo di 1,4 miliardi contro i 1,1 miliardi dell'aprile 2022.
Secondo quanto emerge dalla Relazione annuale sul 2021 della Banca d’Italia sull’andamento dell’economia italiana l’anno scorso il Pil italiano è cresciuto del 6,6%, recuperando due terzi dell’eccezionale contrazione del 2020 dovuta alla crisi sanitaria. Al recupero hanno contribuito anche in parte i flussi turistici che in entrata sono nettamente saliti a partire dai mesi estivi, pur restando più bassi di oltre il 20% rispetto a quelli precedenti la pandemia.
Il calo della spesa turistica complessiva è stato pari a due miliardi e mezzo di euro in meno nei soli primi mesi del 2020 nel Lazio secondo la Banca d'italia.Le presenze alberghiere nella Capitale sono calate del -77% nei nove mesi e la presenza estera indica un -80%. A settembre, prima della seconda ondata, la presenza turistica nella Capitale era solo l'8 per cento di quella dello stesso mese del 2019.
L’allentamento della morsa del covid fa ripartire il turismo nel Lazio, ma le presenze di stranieri continuano a mostrarsi deboli secondo il rapporto della Banca d’Italia sulle economie regionali. Lo scorso anno i flussi di turisti italiani hanno mostrato un ‘buon recupero’ (+25,1%), per quello che riguarda invece gli stranieri le presenze sono ancora in diminuzione (-29,7%).
Roma torna leonessa del turismo tricolore secondo l’ultimo rapporto reso disponibile dalla Banca d’Italia che vede nel travel il traino della sua “primavera” economica, unitamente al comparto delle costruzioni, che beneficia dell’onda lunga dei bonus. Il pil della regione è cresciuto del +3,7% nel 2022 grazie alla presenze turistiche che si sono intensificate anche nel primo quadrimestre, superando i livelli pre-pandemia (+4,3% degli italiani e un +1% di stranieri). Il superbonus (4,2 miliardi di euro, il 9% del totale nazionale) ha dato invece linfa alle costruzioni che ora guardano alle risorse del Pnrr e ai grandi eventi come il Giubileo e, forse, l’Expo 2030.
I turisti tornano ad affollare il centro di Roma e le risorse affluite per i cantieri del Giubileo e del Pnrr, hanno tenuto in piedi l’economia della Capitale e della regione nel 2023, smorzando il calo dell’industria degli anni della pandemia per l’analisi redatta dalla Banca d’Italia sull’economia del Lazio che conferma nei numeri quanto empiricamente tocca con mano ogni giorno chiunque frequenti la Capitale.
Tra la metà di giugno e la metà di agosto, nelle regioni italiane si è registrato un recupero della domanda di lavoro trainato dal settore turistico secondo il rapporto “L’economia delle regioni italiane – Dinamiche recenti e aspetti strutturali” della Banca d’Italia. Il comparto del turismo – si legge nello studio – genera circa il 6% del valore aggiunto italiano e nell’ultimo decennio ha beneficiato di una sostenuta crescita della spesa dei viaggiatori stranieri.
Quasi 21 miliardi di euro in venti mesi è la perdita di fatturato nell’arco temporale dell’emergenza Covid che il settore del turismo organizzato ha subito senza poter contare su un adeguato piano di sostegni secondo Bankitalia.
Ed in effetti se tra il 2010 e il 2019 il numero di occupati del settore turistico era cresciuto al ritmo del +2,2% come media annuale, a fronte di un calo nella media del terziario (-0,4) e in misura più intensa rispetto al totale dell’economia (0,4), tra il 2020 e il 2021 si sono purtroppo create tutte le premesse di un tracollo degli addetti al comparto che potrebbero passare dagli attuali 86mila a meno di 45mila.
Un dimezzamento traumatico che significherebbe soprattutto il più grave impoverimento di professionalità e knowledge tra tutti i settori produttivi del Paese, col rischio di fare del nostro mercato una terra di conquista per holding e Ota estere considerando inoltre che la componente “a termine”, ovvero la categoria di addetti più vulnerabile, nel 2021 ha subìto un crollo del 31%.
Secondo l’indagine campionaria svolta dalla Banca d’Italia nel mese di febbraio 2021 i flussi turistici internazionali hanno registrato una contrazione tendenziale in linea con i tre mesi precedenti, pur se in lieve attenuazione. Rispetto a febbraio 2020, le spese dei viaggiatori stranieri in Italia sono diminuite del 79% (357 milioni di euro, da 1.702), quelle dei viaggiatori italiani all’estero del 69,5% (430 milioni, da 1.410); il saldo della bilancia dei pagamenti turistica è risultato negativo (-73 milioni), a fronte di un avanzo di 293 milioni nello stesso mese dell’anno precedente.
Secondo il bollettino economico della Banca d'Italia - che reitera le stime diffuse lo scorso 13 giugno - l'economia italiana è continuata a crescere "a ritmo moderato" nel secondo trimestre 2024, dopo il +0,3% dei primi tre mesi dell'anno, spinta dai servizi e in particolare dal turismo con la manifattura che prosegue invece in flessione.
La Banca d’Italia nella sua indagine sul turismo internazionale segnala che nel 2022 la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia è più che raddoppiata rispetto all’anno precedente, riportandosi quindi in prossimità dei livelli antecedenti la pandemia, anche se, in termini reali, risulta ancora inferiore di quasi il 10%. Anche la spesa dei viaggiatori italiani all’estero è cresciuta in misura analoga derivando un consistente ampliamento dell’avanzo della bilancia dei pagamenti turistica, tornato al livello del 2019 (all`1% del Pil, dallo 0,5% nel 2021). In un contesto di ripresa del turismo internazionale a livello globale, ad eccezione dei Paesi asiatici in cui le restrizioni ai movimenti si sono protratte per larga parte del 2022, la quota di mercato dell’Italia è significativamente cresciuta, dal 3,9 al 4,5%.
Secondo l’indagine straordinaria sulle famiglie italiane della Banca d’Italia, avviata dopo lo scoppio della pandemia, sono migliorate ad aprile le attese delle famiglie sulla situazione economica generale e sul mercato del lavoro, con la percentuale di chi si aspettava un peggioramento ridotta al minimo dalla primavera dell’anno scorso.
Ancora ad aprile, però, il 30% ha dichiarato di aver percepito nell’ultimo mese un reddito più basso rispetto al pre Covid, ma oltre il 70% dei nuclei si attende per il 2021 un reddito in linea con il 2020.
Consumi ancora fortemente condizionati dalla pandemia con l’80% delle famiglie che hanno ridotto le spese per hotel, bar e ristoranti e hanno fatto meno frequentemente acquisti in negozi di abbigliamento rispetto al periodo precedente la pandemia.
Per la Banca d'Italia cresce la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia, ma anche quella degli italiani all’estero, a maggio il saldo della bilancia turistica dei pagamenti in Italia è risultato in surplus di 2,3 miliardi, in lieve aumento sia rispetto al 2022, sia anche rispetto al 2019 Sia la spesa degli stranieri nel nostro Paese, sia quella degli italiani all’estero sono risultate in aumento, la prima del 20 e la seconda del 25% per cento rispetto al mese corrispondente dello scorso anno. Nel confronto con il periodo precedente a quello della pandemia, entrambi i flussi continuano a collocarsi su livelli superiori al 2019, rispettivamente del 12% per quelli in entrata e del 20% per quelli in uscita.
Secondo l’analisi della Banca d’Italia le presenze turistiche nel Lazio durante i primi 8 mesi dell’anno hanno raggiunto e superato i livelli pre-Covid, segnando uin +1,8% rispetto al 2019. Forte la ripresa degli stranieri, che nel periodo gennaio agosto hanno segnato un +77% di arrivi rispetto allo scorso anno, contro un +49% degli italiani.
Secondo i dati diffusi dalla Banca d’Italia recupera, nel 2021, la spesa dei turisti stranieri in Italia (e quella degli italiani all’estero) ma i flussi restano ancora la metà di quelli del 2019. Lo scorso anno si è registrato un avanzo della bilancia turistica pari allo 0,5% del PIL, in marginale miglioramento rispetto al 2020; il surplus era dell’1,% del prodotto nel 2019. La spesa dei viaggiatori internazionali in Italia è aumentata di circa il 25% rispetto al 2020, quella dei viaggiatori italiani all’estero di oltre il 30%; entrambi i flussi restano circa la metà di quelli nel 2019.
Segnali decisamente positivi per il comparto del turismo arrivano dal report della Banca d'Italia sulla bilancia turistica. Nel documento emerge come la ripresa dei viaggi abbia spinto in alto le cifre sia delle entrate che delle uscite, favorendo così anche l'avanzo di settore.
Aumentano gli arrivi dei turisti stranieri in Italia e sale vertiginosamente la spesa: +23% nel 2023 secondo i dati diffusi da Banca d'Italia, le entrate sono cresciute del 17% e la bilancia turistica ha fatto segnare un avanzo di 20,2 miliardi, +18,2 miliardi rispetto al 2022. Il merito va ascritto, in particolare, ai viaggiatori extra Ue.
Spicca il volo la spesa turistica per incoming e outgoing nell’istantanea statistica per il 2023 scattata dalla Banca d'Italia nella sua consueta bilancia dei pagamenti turistici.
Sulla base dell’indagine sul turismo internazionale condotta dalla Banca d’Italia, nel 2024 la bilancia dei pagamenti turistica dell’Italia ha confermato la tendenza positiva osservata nel triennio precedente; il surplus ha raggiunto 21,2 miliardi di euro, pari all’1% del PIL, come nel 2019. Tra gli altri paesi dell’area dell’euro, il saldo della bilancia turistica rispetto al PIL è aumentato anche in Spagna e in Portogallo.
Secondo i dati provvisori della Banca d'Italia, nel 2024 la bilancia turistica ha registrato un avanzo di 21,0 miliardi (20,1 miliardi nel 2023), pari all'1,0% del PIL, come nel 2019.
Secondo la Banca d'Italia lo scorso giugno la bilancia dei pagamenti turistica dell'Italia ha registrato un surplus di quasi 3,6 miliardi di euro, in crescita rispetto allo stesso mese del 2024; le entrate turistiche (6,5 miliardi) sono aumentate del 6,5%, le uscite (2,9 miliardi) del 4,4%.
Secondo l’ultimo monitoraggio realizzato dalla Banca d'Italia la spesa dei viaggiatori stranieri nel nostro Paese, relativa al trimestre settembre-novembre, ha fatto segnare un calo rispetto allo stesso periodo del 2023, in particolare degli extraeuropei.
Effetto Giubileo e stranieri e italiani che restano di più, ma anche un budget che non cresce secondo la fotografia di Roma nel primo semestre del 2025 scattata in base ai dati della Banca d’Italia, contenuti nel rapporto sull’economia regionale, che certificano alcune previsioni sui flussi legati all’Anno Santo.
Secondo l'indagine della Banca d'Italia sul turismo internazionale, nel mese di luglio la bilancia dei pagamenti turistica dell'Italia ha registrato un surplus di 4,3 miliardi di euro, in crescita rispetto allo stesso mese del 2024.
Lo scorso ottobre la bilancia dei pagamenti turistica dell'Italia ha registrato un avanzo di 1,9 miliardi di euro, in aumento rispetto al saldo nello stesso mese del 2021 (1,4 miliardi) e, in misura minore, nel confronto con il 2019 (1,7 miliardi). Le entrate turistiche (pari a 4,0 miliardi) sono cresciute del 48 per cento rispetto a ottobre del 2021, mentre per le uscite (pari a 2,1 miliardi) l'incremento è stato del 61 per cento.Negli ultimi tre mesi per i quali sono disponibili i dati (agosto-ottobre) la spesa degli stranieri in Italia è risultata del 40% superiore a quella del corrispondente periodo del 2021, mentre quella dei viaggiatori italiani all'estero è aumentata del 78 per cento. Si conferma per entrambi i flussi il pieno recupero rispetto ai valori pre-pandemici.
I dati di Banca d'Italia per il terzo trimestre dell’anno rilevano un incremento di 9,8 punti percentuali nella spesa degli stranieri nel nostro Paese.
Lo scorso febbraio la bilancia dei pagamenti turistica dell’Italia ha registrato un avanzo di 0,4 miliardi di euro, leggermente superiore a quello dello stesso mese del 2024: è quanto emerge dall’indagine della Banca d’Italia sul turismo internazionale secondo cui, le entrate turistiche sono cresciute di quasi il 7% a 2,6 miliardi, mentre le uscite sono aumentate marginalmente a 2,2 miliardi.
A settembre la bilancia dei pagamenti turistica dell'Italia ha registrato un avanzo di 2,3 miliardi di euro, in linea sia con il saldo nello stesso mese del 2021 sia con quello del 2019. Le entrate turistiche (pari a 5,2 miliardi) sono aumentate del 39% rispetto a settembre dello scorso anno, mentre le uscite (pari a 2,9 miliardi) sono quasi raddoppiate. Nel terzo trimestre le spese degli stranieri in Italia e dei viaggiatori italiani all'estero sono state ampiamente superiori a quelle del corrispondente periodo del 2021 (rispettivamente del 51 e 79 %). Per entrambe sono stati pienamente recuperati i valori pre-pandemici.
Nello specifico dei dati della Banca d'Italia emerge che nove viaggiatori stranieri su dieci hanno abbandonato l’Italia tra aprile e giugno con 21 milioni di viaggiatori in meno, di conseguenza 84 milioni di pernottamenti in meno che si traducono in un drastico -10 miliardi di spesa, che passa da poco più di 12 miliardi del 2019 a 1,8 di quest’anno. Il dato peggiore tra i Paesi rilevati spetta al Canada, che con -93% porta il numero degli arrivi da quasi 400mila dello stesso periodo del 2019 ad una cifra che supera poco più le 25mila unità.
Le prospettive di un’estate eccezionale per l’incoming italiano si fanno sempre più concrete esaminando i dati Bankitalia relativi al primo bimestre del 2022 che parlano di una spesa quadruplicata da parte degli stranieri venuti nel nostro Paese.
A gennaio e febbraio, sottolinea Coldiretti sulla base di questi dati, sono arrivati ben 2,532 milioni di viaggiatori stranieri che hanno speso 3,146 miliardi di euro, il 300% in più rispetto all’analogo periodo dello scorso anno.
Nei dodici mesi che terminano a maggio 2020 il surplus di conto corrente è stato pari a 49,7 miliardi di euro (il 2,8% del PIL), da 45,4 miliardi nel corrispondente periodo del 2019. E’ quanto informa
Secondo il rapporto mensile sul turismo internazionale dell’Italia della Banca d’Italia il saldo della bilancia dei pagamenti turistica ha presentato nel mese di novembre 2017 un surplus di 493 milioni di euro, superiore all’avanzo nello stesso mese dell’anno precedente (417 milioni).
Secondo il rapporto mensile sul turismo internazionale della Banca d’Italia il saldo della bilancia dei pagamenti turistica ha presentato nel mese di settembre 2017 un surplus di 1.985 milioni di euro, superiore all’avanzo nello stesso mese dell’anno precedente (1.757 milioni).
Il saldo della bilancia dei pagamenti turistica ha presentato nel mese di agosto 2018 un surplus di 2.398 milioni di euro, superiore all’avanzo nello stesso mese dell’anno precedente (2.135 milioni). Lo evidenzia il rapporto sul turismo internazionale dell’Italia della Banca d’Italia secondo cui le spese dei viaggiatori stranieri in Italia (5.821 milioni) sono cresciute del 7,1% e quelle dei viaggiatori italiani all’estero (3.424 milioni) sono aumentate del 3,7%.
Secondo l’indagine della Banca d’Italia sul turismo internazionale, nel 2018 la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia è aumentata a un tasso sostenuto (6,5%) – raggiungendo quasi 42 miliardi di euro – sospinta dai turisti provenienti dall’Europa e dal Nord America. La spesa dei viaggiatori italiani all’estero è cresciuta in modo meno marcato (3,8%). Il numero di visitatori che pernottano in Italia è cresciuto di circa 4 milioni rispetto al 2017. Decisamente meno forte è stato invece l’aumento dei visitatori stranieri in Germania e soprattutto in Spagna, il secondo paese al mondo per numero di arrivi, dopo la Francia.
Secondo la Banca d’Italia prosegue ad agosto il recupero della spesa dei turisti stranieri in Italia, seppure resta un calo del 28% rispetto all’anno precedente. Per la prima volta dall’inizio della pandemia, il saldo turistico (2,4 miliardi) è tornato sul livello dello scorso anno. Nei dodici mesi fino ad agosto 2020 il surplus di conto corrente è stato pari a 52,2 mld di euro (il 3,1% del Pil).
Secondo la Banca d’Italia prosegue ad agosto il recupero della spesa dei turisti stranieri in Italia, seppure resta un calo del 28% rispetto all’anno precedente. Per la prima volta dall’inizio della pandemia, il saldo turistico (2,4 miliardi) è tornato sul livello dello scorso anno. Nei dodici mesi fino ad agosto 2020 il surplus di conto corrente è stato pari a 52,2 mld di euro (il 3,1% del Pil).
Secondo i dati della Banca d’Italia la spesa dei turisti stranieri in Italia nel 2018 è ammontata a 41,5 miliardi di euro con una crescita del 6,1% mentre quelle dei viaggiatori italiani all’estero sono cresciute a 25.568 milioni (+4,1%). L’avanzo è stato di 15.981 milioni di euro, a fronte di uno di 14.597 milioni dell’anno precedente. Nel solo mese di dicembre il saldo della bilancia dei pagamenti turistica ha visto un surplus di 409 milioni di euro, superiore all’avanzo nello stesso mese dell’anno precedente (354 milioni).
I dati pubblicati dalla Banca d'Italia sul turismo internazionale dell'Italia descrivono per il 2017 un aumento dei flussi in entrata e in uscita rispetto all'anno precedente, in termini sia di viaggiatori sia di spesa. Quest'ultima (per quanto riguarda i viaggiatori stranieri in Italia) è cresciuta a un tasso più che doppio rispetto a quello delle entrate mondiali da turismo internazionale, determinando una lieve crescita della quota di mercato del nostro Paese.
Secondo i dati della Banca d’Italia nel 2017 si è registrato un avanzo di 15.011 milioni di euro, a fronte di uno di 13.812 milioni dell’anno precedente. Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia (38.974 milioni) sono aumentate del 7,2% mentre quelle dei viaggiatori italiani all’estero (23.963 milioni) del 6,3%. Nel solo mese di dicembre 2017 il surplus è stato di 399 milioni di euro, superiore all’avanzo nello stesso mese dell’anno precedente (286 milioni). Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia (1.955 milioni) sono cresciute del 9,9% e quelle dei viaggiatori italiani all’estero (1.556 milioni) sono aumentate del 4,2%. Nel quarto trimestre dell’anno la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia è aumentata del 7,9% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente; quella dei viaggiatori italiani all’estero è cresciuta del 2,7%.
(Per maggiori informazioni: www.bancaditalia.it)
Secondo un’analisi della Banca d’Italia le moratorie e i prestiti garantiti dallo Stato hanno sostenuto le aziende italiane del settore turismo che sino ad ora non hanno ancora subito i riflessi del pesante ribasso dovuto al Covid per una consistente mancanza delle presenze straniere, ma ora che il comparto è ripartito si profilano dei rischi di sovraindebitamento. Le imprese turistiche hanno fronteggiato il maggiore fabbisogno di liquidità che ne è derivato facendo ampio ricorso ai finanziamenti erogati da banche e società finanziarie; il ricorso alle moratorie e alle garanzie previste dagli interventi pubblici è stato più intenso rispetto agli altri settori in tutte le aree del Paese.
La flessione dell’attività economica causata dalla pandemia si rifletterà – anche dopo le misure di sostegno approntate dal Governo – in un aumento delle probabilità di insolvenza delle imprese, con una probabilità media complessiva di default che sale al 3-4,4% e che si concentra sui settori più colpiti: ristorazione, alloggio, attività artistiche, dove le percentuali si attestano rispettivamente a quasi il 6% per le prime due, e a più del 4% per la terza.
Dal 19 giugno, dopo Puglia e Veneto, anche l’Abruzzo partecipa alla fase sperimentale della Banca Dati Strutture Ricettive (BDSR).
Dal 13 giugno la sperimentazione della Banca Dati Strutture Ricettive raggiunge anche il Veneto.
Questa prima fase della BDSR, partita il 3 giugno in Puglia, compie un ulteriore passo avanti anche in seguito al decreto sull’interoperabilità che il ministro del Turismo Daniela Santanchè ha firmato lo scorso giovedì 6 giugno.
Il turismo sportivo nel 2022 ha generato un giro d’affari di oltre 7,2 miliardi di euro agli stessi livelli del 2019 secondo l’Osservatorio sullo Sport System italiano di Banca Ifis, che parla di un fatturato che supera i 100 miliardi per un’incidenza sul Pil del 3,4%. Stando all’Osservatorio, la spesa pro capite dei turisti sportivi è al +9%: merito, questo, dell’incremento delle attività svolte durante il viaggio con picchi del +27% per visite a mostre, musei e simili e nonostante l’aumento dei costi, soprattutto della biglietteria, dovuti all’inflazione. Positivo anche il contributo all’occupazione, con oltre 405mila addetti che operano a più livelli nel settore che conta 67mila società sportive, 10mila imprese produttrici, 9.500 società di gestione impianti e 50 tra società editoriali e di scommesse. Tali dati, si legge nel report, “acquisiscono ancor più valore se si considera che, complici anche le tensioni geopolitiche, i flussi turistici hanno registrato 4 milioni di presenze in meno rispetto al periodo pre-crisi.
Secondo i dati diffusi dal Market watch ‘Ecosistema della bicicletta’ di Banca Ifis, il cicloturismo ha un peso sempre più rilevante all’interno del tessuto economico nazionale.
Il turismo sportivo è oggi uno dei settori a più rapida crescita all’interno dell’industria globale dei viaggi, fenomeno che coinvolge tanto gli spettatori delle grandi manifestazioni quanto gli appassionati che si spostano per praticare la propria disciplina, fino a coloro che visitano luoghi iconici legati alla storia dello sport.
L’estate è alle porte ma per gli italiani sarà una stagione all’insegna della prudenza economica secondo l’ultima indagine condotta dalla banca online N26 con la propria community social e che ha analizzato abitudini, scelte di spesa e preferenze di viaggio per la stagione in arrivo.
Grandi progetti R&S: bandi ICT Agenda digitale e Industria sostenibile - Domande frequenti (FAQ)
Grandi progetti di ricerca e sviluppo - Decreti ministeriali 15 ottobre 2014
1. Con riferimento al criterio "capacità del soggetto da valutare di
rimborsare il finanziamento agevolato", di cui alla lettera a), punto 2.i
dell'allegato n. 12 del decreto direttoriale 30 aprile 2015, quale è il
punteggio minimo da raggiungere al fine della positiva conclusione della
fase istruttoria?
Come previsto dall'allegato n. 12 (pg. 68) del decreto direttoriale 30
aprile 2015, il punteggio relativo al criterio di cui alla lettera a),
punto 2.i (da valutare per tutti i soggetti proponenti ad eccezione degli
spin-off) deve risultare pari ad almeno 3,2. Tale valore minimo è riferito
al punteggio relativo al predetto criterio e non al valore dell'indicatore
sulla base del quale è calcolato il punteggio, come indicato per mero
refuso in altra parte dello stesso allegato n. 12.
2. Nel caso in cui i bilanci approvati e depositati dal soggetto proponente
o dalla controllante di quest'ultimo, sono stati redatti secondo i criteri
IAS, il proponente è, comunque, tenuto a presentare la dichiarazione
sostitutiva d'atto notorio relativa ai dati contabili di cui all'allegato
n. 8 del DD 30/04/2015?
La dichiarazione sostitutiva d'atto notorio relativa ai dati contabili di
cui all'allegato n. 8 del Decreto direttoriale 30 aprile 2015 deve essere
compilata e presentata anche dai soggetti proponenti che abbiano redatto i
propri bilanci o quelli della controllante (nel caso vengano utilizzati
questi dati) secondo i criteri IAS. In tali casi, gli importi da indicare
nelle tabelle devono riguardare le specifiche voci di bilancio determinate
mediante una riclassificazione dello Stato Patrimoniale e del Conto
Economico secondo rispettivamente gli articoli 2424 e 2425 del Codice
Civile. In tale ipotesi, il soggetto proponente deve allegare in sede di
presentazione della domanda di agevolazione anche un'apposita dichiarazione
volta ad attestare la corrispondenza tra i dati indicati e i bilanci
redatti secondo i criteri IAS. Tale dichiarazione deve essere firmata
digitalmente dal legale rappresentante e controfirmata, sempre in forma
digitale, dal Presidente del Collegio sindacale, revisore unico, dottore
commercialista, ragioniere o perito commerciale, consulente del lavoro o
responsabile del centro di assistenza fiscale.
Integrazione alla FAQ N. 2
La risposta alla presente FAQ è stata superata dall'emanazione del decreto
direttoriale 23 giugno 2015 che ha modificato la dichiarazione (di cui
all'allegato n. 8 al decreto direttoriale 30 aprile 2015) inerente i dati
contabili utili per il calcolo dei parametri relativi alla solidità'
economico-finanziaria del soggetto proponente di cui all'articolo 10, comma
3 ed al punto a.2 dell'allegato n. 2 del d.m. 15 ottobre 2014 e s.m.i.
3. Lo stesso soggetto proponente può presentare una domanda di agevolazione
a valere sul bando Agenda digitale e una a valere sul bando Industria
sostenibile? Se è sì, ci sono delle limitazioni a riguardo, previste dalle
disposizioni di cui ai decreti ministeriali 15 ottobre 2014?
L'art. 3, comma 3 del decreto direttoriale 30 aprile 2015 prevede che:
"Ciascun soggetto, sia in forma singola che congiunta, può presentare, a
valere sul medesimo bando Agenda digitale o Industria sostenibile, una sola
istanza preliminare nell'arco temporale di 365 giorni, a meno che la stessa
non sia stata fatta oggetto di una valutazione negativa di cui all'articolo
4, comma 4, e venga a tal fine riformulata". Inoltre, l'art. 4, comma 3 del
decreto ministeriale 15 ottobre 2015 (bando Industria sostenibile) prevede
che: "Non sono agevolabili a valere sul presente decreto i progetti che, in
ragione dell'attività svolta e delle relative caratteristiche, sono
integralmente finanziabili a valere sul decreto del Ministro dello sviluppo
economico 15 ottobre 2014 concernente i grandi progetti strategici nel
settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione
elettroniche (ICT) coerenti le finalità dell'Agenda digitale italiana.".
Pertanto, lo stesso soggetto proponente può presentare una domanda a valere
sul bando Agenda digitale e una domanda a valere sul bando Industria
sostenibile nel caso in cui le domande abbiano ad oggetto due progetti di
ricerca e sviluppo inerenti tecnologie e ambiti differenti, relativi
rispettivamente a quelli previsti dal bando Agenda digitale e dal bando
Industria sostenibile.
Nel caso in cui, invece, i progetti siano entrambi riconducibili alle
tecnologie abilitanti dell'informazione e delle comunicazioni elettroniche
(ICT) previste dal Bando Agenda digitale, l'impresa proponente, non potendo
presentarli sul bando Industria sostenibile (a causa della suddetta
limitazione di cui all'art. 4, comma 3 del DM 15.10.2014), può presentare
solo una domanda a valere sul Bando Agenda digitale (al fine di non
incorrere nel divieto di cui al richiamato art. 3, comma 3 del Decreto
direttoriale 30.4.2015).
4. Ai fini dell'attribuzione della maggiorazione del contributo alla spesa,
di cui all'articolo 6, comma 2, dei decreti 15 ottobre 2014, prevista nel
caso in cui il progetto sia realizzato nell'ambito di forme di
collaborazione internazionale o con il contributo esterno di almeno un
Organismo di ricerca, l'accordo di collaborazione o il contratto deve
essere sottoscritto prima della presentazione della domanda di
agevolazioni?
No, al fine di consentire il rispetto della regola attinente l'effetto di
incentivazione dell'aiuto, l'accordo di collaborazione internazionale o il
contratto con l'Organismo di ricerca per la realizzazione del progetto di
ricerca e sviluppo oggetto della domanda di agevolazioni deve essere
sottoscritto successivamente alla presentazione della domanda di
agevolazioni. In ogni caso, per il riconoscimento della maggiorazione, tale
accordo/contratto deve essere inviato al Soggetto gestore successivamente
alla presentazione della domanda di agevolazioni, ma, comunque, prima della
conclusione dell'attività istruttoria, secondo quanto indicato
nell'articolo 7 del Decreto direttoriale 30 aprile 2015.
Si ricorda, inoltre, che nel piano di sviluppo allegato alla domanda di
agevolazioni ed, in particolare, nel punto 12 relativo agli elementi a
supporto della richiesta di maggiorazione del contributo, devono essere
fornite tutte le informazioni utili all'attribuzione della maggiorazione,
ancorché relative ad atti ancora da formalizzare.
5. Nell'ambito della presentazione di un progetto congiunto i contratti di
collaborazione secondo quale forma devono essere stipulati?
Nel caso di un progetto congiunto l'articolo 3, comma 2, dei decreti
ministeriali 15 ottobre 2014 stabilisce che "i progetti devono essere
realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad
altre forme contrattuali di collaborazione, quali, a titolo
esemplificativo, il consorzio e l'accordo di partenariato. Il contratto di
rete o le altre forme contrattuali di collaborazione devono configurare una
collaborazione effettiva, stabile e coerente rispetto all'articolazione
delle attività, espressamente finalizzata alla realizzazione del progetto
proposto". I predetti contratti di collaborazione devono essere validi e
stipulati con le modalità e nelle forme previste dalle prescrizioni
normative che regolano la tipologia di contratto prescelto.
6. Con riferimento al criterio di valutazione inerente "l'ammontare delle
spese di R&S sostenute in Italia in rapporto al fatturato", riportato nel
punto a.1.i dell'allegato n. 12 al decreto direttoriale 30 aprile 2015,
quali spese di ricerca e sviluppo sono considerate?
La valutazione dell'ammontare delle spese di R&S sostenute in Italia in
rapporto al fatturato viene effettuata sulla base dei dati indicati dal
soggetto proponente nell'allegato n. 8 del decreto direttoriale 30 aprile
2015 e, in particolare, per quanto riguarda le spese di R&S sulla base
della "Variazione rispetto all'esercizio precedente delle spese in R&S
sostenute in Italia". A tal fine, come indicato nello stesso allegato,
devono essere prese in considerazione esclusivamente le spese di ricerca e
sviluppo capitalizzate in bilancio nella voce B.2 dell'Attivo, per la parte
di tali spese sostenute in Italia.
Le 237 domande di partecipazione al bando per la creazione e la riqualificazione di aree di sosta temporanea, sono una bella notizia per un settore dell’industria turistica italiana, quello del turismo Open Air, che si sta rivelando sempre più centrale nell’ecosistema turistico.
L’analisi di Banca d’Italia certifica ancora una volta, semmai ce ne fosse stato bisogno, la drammaticità della situazione vissuta dal settore turistico ed alberghiero in particolare.Nei soli mesi del 2020 mancano all’appello 26,7 miliardi di spesa turistica internazionale nel nostro Paese. Una perdita che grava particolarmente proprio sugli alberghi come evidenziato dall’approfondimento che registra una sensibile diminuzione della quota di pernottamenti in albergo rispetto ad altre formule di ricettivo e la riduzione del peso dell’alloggio nella spesa complessiva destinata alla vacanza.
La guerra colpisce anche il turismo. bloccate le prenotazioni per il 2022
I dati di Bankitalia diffusi oggi e relativi alla spesa dei turisti stranieri in Italia nel 2021 raccontano di un parziale recupero lo scorso anno nel confronto con il 2020, ma con un dato comunque ancora sotto il 50% rispetto al 2019. Una situazione che fotografa le difficoltà in particolare delle città d'arte, i principali hub del turismo italiano, dove si scaricano con estrema gravità gli effetti della crisi.
Con una stima di 700 milioni di turisti che hanno viaggiato all’estero tra gennaio e settembre, ovvero più del doppio (+133%) del numero registrato nello stesso periodo nel 2021; un volume che equivale al 63% dei livelli del 2019 il settore dei viaggi si avvia a raggiungere il 65% del suo livello pre pandemico. È il pre consuntivo tracciato dal World Tourism Barometer dell’Unwto che conferma gli scenari che gli stessi analisti dell’organizzazione mondiale del turismo avevano delineato al termine della stagione estiva. Risultati favoriti dalla forte ripartenza della domanda repressa nel periodo emergenziale, dal miglioramento dei livelli di fiducia e dalla revoca delle restrizioni in un numero crescente di destinazioni. Unica eccezione la Cina, mercato ancora chiuso al turismo internazionale e che quindi stenterà anche nel primo periodo del 2023.
Il turismo di lusso continua a risplendere e non accenna a rallentare, negli Stati Uniti, secondo il racconto che agenzie di viaggi, tour operator e società di hospitality hanno fatto a Barron’s. Le persone non stanno cercando di risparmiare secondo una società che affitta ville lussuose in tutta Europa, con prezzi per una notte che vanno dai 3.000 ai 20.000 dollari. Il valore della nostra prenotazione media continua ad aumentare. Le famiglie con un reddito di almeno 250.000 dollari all’anno contribuiscono a circa la metà di tutte le spese dei consumatori e a quasi un terzo del Pil statunitense, secondo un’analisi di Moody’s Analytics.
Si è riunita oggi, 30 luglio, l’Assemblea di Ferrovie dello Stato Italiane SpA. L’Assemblea ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione, che è composto da Gianluigi Vittorio Castelli, Gianfranco Battisti, Flavio Nogara, Andrea Mentasti, Cristina Pronello, Francesca Moraci, Wanda Ternau. Il Consiglio di Amministrazione è nominato per il triennio 2018-2020.
Negli ultimi anni il lavoro nel mondo del turismo è cambiato, le nuove tecnologie hanno aperto strade inaspettate, offrendo diverse opportunità, anche ai giovani. Per questa ragione la formazione professionale ha oggi un’importanza fondamentale per chi opera nel settore.
Il 48% dei turisti negli ultimi due anni ha scelto almeno un viaggio motivato dalla curiosità di degustare i prodotti locali e di scoprire i luoghi di produzione – ha dichiarato in un comunicato stampa il Presidente di Federturismo Gianfranco Battisti - spendendo in turismo enogastronomico circa un terzo del suo budget.
La decisione di abrogare i voucher, dichiara il Presidente di Federturismo Confindustria Gianfranco Battisti, rappresenta un passo indietro nel mercato del lavoro e una scelta frettolosa che sta creando problemi a molte realtà industriali della filiera turistica soprattutto per quelle attività che per loro natura sono di per sé occasionali e per le quali al momento il legislatore non ha previsto un valido strumento alternativo .
I voucher, più volte oggetto di interventi normativi, prevedevano già dei consistenti limiti relativi al loro utilizzo ma piuttosto che intensificare i controlli per denunciare situazioni di abuso si è preferito ricorrere alla loro eliminazione. Tra l’altro la cancellazione repentina del voucher, connessa alle forti limitazioni che il legislatore già da diversi anni ha posto sul lavoro intermittente, rischia di ridurre la flessibilità delle imprese generando un buco normativo.
Stazioni e aeroporti sono luoghi di aggregazione, il primo punto di contatto tra i viaggiatori e la loro destinazione, in cui il travel retail a seguito di riforme strutturali e legislative ha la possibilità di svilupparsi e di divenire importante in termini economici per la sostenibilità del business.
Il travel retail, che si stima solo in Europa varrà 16 miliardi di euro di vendite entro il 2029, deve diventare per le aziende il modo per avvicinare i consumatori e per conquistarne di nuovi, facendo in modo che questi continuino ad acquistare il brand anche una volta tornati a casa.
Porre l’attività commerciale al servizio dei viaggiatori è fondamentale, conclude Battisti, per stimolare la crescita economica del Paese.
Lo shopping diventa sempre più una motivazione del viaggio - ha dichiarato il Presidente di Federturismo Gianfranco Battisti in un comunicato stampa - e nonostante la globalizzazione, il fascino di acquistare prodotti legati al territorio visitato è parte integrante dell’esperienza del viaggio.
Il 27 settembre con la celebrazione della Giornata mondiale del turismo dedicata alla promozione dell’accessibilità universale, ha dichiarato il Presidente di Federturismo Confindustria Gianfranco Battisti in un comunicato stampa, vogliamo sottolineare l’importanza di un comparto ancora troppo poco sostenuto dalle politiche del turismo.
Nonostante siano 127 milioni in Europa e 10 milioni in Italia i disabili e gli over 65 la loro integrazione nella società civile non è ancora pienamente completa.
Per garantire un’adeguata mobilità a questo segmento di turisti che desidera viaggiare è necessario che il nostro Paese investa maggiormente sull’accessibilità delle destinazioni iniziando dai mezzi di trasporto e dalle infrastrutture, coinvolgendo anche le strutture ricettive e tutti i servizi connessi.
Dobbiamo farlo attraverso l’abbattimento delle barriere architettoniche e culturali per consentire a tutti la fruizione del patrimonio turistico con la consapevolezza che l’accessibilità nel turismo oltre ad essere un valore etico è anche una grande opportunità economica per i territori.
(Per maggiori informazioni: b.ongaro@federturismo.it)
I dati del XXI Rapporto sul turismo presentati alla Bit ritraggono un Paese - ha dichiarato il Presidente di Federturismo Confindustria Gianfranco Battisti in un comunicato stampa - in cui il valore aggiunto del turismo nel 2016 è stato di 100 miliardi, pari a tre volte quello prodotto dall’agro alimentare, ed in cui gli esercizi ricettivi hanno registrato 403 milioni di presenze.
Nel 2025, il treno si consolida come mezzo di trasporto preferito da chi viaggia per lavoro secondo un’indagine di Bcd Travel condotta su 681 viaggiatori in Europa e Asia-Pacifico: due terzi di loro sceglierebbero il treno al posto dell’aereo se costi e tempi fossero equivalenti.
Secondo un sondaggio condotto da Bcd Travel oltre il 60% dei viaggiatori d'affari intervistati prevede di tornare a viaggiare regolarmente entro la metà del 2021 ed entro la fine dell'anno questa cifra potrebbe essere superiore al 90%. Mentre il 13% degli intervistati ha affermato di viaggiare già regolarmente per lavoro, un vero e proprio ritorno dei viaggi d'affari dipenderà in gran parte dall'allentamento dei lockdown e delle restrizioni di viaggio.
Secondo i risultati dell’indagine di BCD Travel la maggioranza dei viaggiatori noleggia un’auto per visitare le sedi aziendali, incontrare clienti o fornire servizi in loco. Le motivazioni principali alla base della scelta dell’auto rispetto ad altri mezzi di trasporto includono la comodità (64%), la velocità (36%), la mancanza di alternative (32%) e il costo (30%).
Secondo il rapporto Cities & Trends 2025 Europe di Bcd, la Germania si conferma il Paese più visitato dai viaggiatori d’affari europei.
Secondo il rapporto Cities & Trends 2025 Europe di Bcd, la Germania si conferma il Paese più visitato dai viaggiatori d’affari europei.
Secondo un sondaggio di BCD Travel su 164 acquirenti di viaggi in tutto il mondo, l’importanza della gestione delle spese e dei viaggi è aumentata di priorità, raggiungendo il livello più alto dal 2020.
Bcd Travel ha analizzato la trasferta di lavoro tramite il mezzo aereo, focalizzandosi sul comportamento dei viaggiatori, sulle sfide affrontate e sul livello di soddisfazione. Quasi la metà dei partecipanti paga per la selezione del posto a sedere. Altri scelgono di pagare per i bagagli in stiva o a mano, se non inclusi nel prezzo del biglietto. Servizi aggiuntivi come l‘imbarco prioritario, lo spazio extra per le gambe e i controlli di sicurezza rapidi sono molto apprezzati.Metà dei viaggiatori preferisce acquistare biglietti completamente o parzialmente rimborsabili per maggiore flessibilità. Tuttavia, il prezzo del biglietto resta un fattore cruciale, con quattro viaggiatori su dieci che scelgono l’opzione più economica, indipendentemente dalle politiche di cancellazione o cambio.
I numeri di Bcd del business travel, da gennaio a maggio 2024, parlano di crescita. A parità di transazioni i volumi crescono del 18% rispetto allo stesso periodo del 2019 e del 20% sul 2023. A parità di transazioni abbiamo volumi molto più alti, perchè il prezzo medio dei servizi che offriamo sul mercato è cresciuto.
“Quanto dichiarato da ABI in occasione dell’assemblea dell’associazione bancaria va nella giusta direzione, c’è piena consapevolezza dei rischi per il credito alle imprese e apprezziamo l’impegno ad intervenire sulla questione.Resta comunque la preoccupazione degli operatori del settore per gli aumenti dei tassi voluti dalla BCE che si stanno susseguendo in questi mesi e che si scaricano sulle aziende, in particolare su quelle alberghiere, che hanno dovuto fare ampio ricorso al credito in epoca Covid per affrontare il blocco pressoché totale delle attività che si è protratto per oltre 2 anni – dichiara Maria Carmela Colaiacovo, Presidente di Associazione Italiana Confindustria Albergh.”Nel 2021 il Centro Studi Confindustria aveva analizzato il quadro generale registrando una crescita dell'indebitamento delle imprese del settore del +45,6% rispetto a +34,5% di altri settori economici.
Dallo studio di BCG ‘Steering Consumers to Greener Travel and Tourism Choices’, basato su una ricerca che ha coinvolto 19.000 consumatori di 8 Paesi, emerge che oltre il 40% delle emissioni del settore è determinato dalle scelte dei consumatori e che l’80% di questi dichiara di essere preoccupato per l’ambiente.
I Millennial e i viaggiatori che dispongono di un reddito medio-alto potrebbero trainare la ripresa del travel nel 2021 secondo il Berkshire Hathaway Travel Protection, che ha diffuso i risultati del suo ultimo sondaggio ‘State of travel Insurance’, condotto nell’arco di dieci settimane e focalizzato sulle aspettative dei turisti per i prossimi mesi. I giovani Millennial e i viaggiatori con redditi elevati hanno dichiarato di voler spendere di più per i viaggi nel 2021 e di essere interessati maggiormente alla prenotazione di crociere, viaggi in solitaria o all’estero.
Secondo il rapporto sulle valute maggiormente convertite in Euro di Best and fast change quelle dell’Est registrano un deciso incremento, con il dinaro kuwaitiano in testa alla classifica. Nel 2017 gli scambi di questa moneta hanno segnato un +55% sull’anno precedente. Aumenti decisi anche per Shekel israeliano (+30%), Yen, (+16%), Rublo (+14%) e Lira turca (+13,6%). Per quanto riguarda i valori assoluti, al primo posto si piazza lo Yuan cinese (che sull’anno precedente segna un +5%).
“Sarebbe una vera follia far ripartire il 16 ottobre le cartelle esattoriali di Equitalia, i pignoramenti e quant’altro: insieme allo stato d’emergenza, il Governo deve mantenere in vita tutte le misure, che tutelano, sia pur minimamente, la sopravvivenza delle imprese”. Paolo Bianchini (Movimento Imprese Ospitalità Italia) lancia l’ennesimo grido d’allarme: “Le nostre aziende vivono una drammatica crisi di liquidità, ci sono stati suicidi, ogni giorno qualche bar o ristorante chiude definitivamente e il Governo, che assiste passivo a questa tragedia economica e sociale, adesso ha la bella idea di far ripartire nove milioni di cartelle esattoriali”.
“Al Premier Conte non è ancora chiaro: gli imprenditori della ristorazione, della bar industry e di tutto l’indotto sono ormai alla fame, chi non ha già chiuso rischia di farlo e tutto questo è dovuto ai drammatici errori del Governo, che ci ha costretto a bloccare le attività per tre mesi e non ci ha mai dato un aiuto concreto.
Nel weekend appena passato solo per le indiscrezioni circolate sulla stampa e per la paura che il Governo sta infondendo negli Italiani abbiamo già registrato forti perdite rispetto alla settimana scorsa.
“Continuiamo a leggere notizie contraddittorie sul destino dello smart working, che dal 15 ottobre dovrebbe chiudere definitivamente la fase del ‘tutti a casa’ senza regole. Col massimo rispetto per i diritti dei lavoratori e per le loro esigenze personali, riteniamo che i dipendenti pubblici debbano riprendere a lavorare in presenza, in modo continuativo, per garantire l’efficienza degli uffici, che in questi mesi hanno sofferto moltissimo, creando gravi disagi al cittadino-utente.
"È arrivato il momento di unire le forze, di compattare tutte le associazioni di categoria del mondo dell’ospitalità, per difendere il nostro settore, fondamentale per tutta l’economia italiana e chiamare a raccolta tutte le partite iva soffocate dalle decisioni improvvisate del Governo Conte". Paolo Bianchini, presidente nazionale di MIO ITALIA (*Movimento Imprese Ospitalità aderente a Federturismo Confindustria*), lancia un appello deciso, dopo il Decreto Natale del Governo: "Non possiamo più aspettare, le nostre aziende stanno soffocando e il governo ci ha continuamente tolto ossigeno, adottando solo scelte scellerate, lontane dalla realtà del quotidiano e “aiutandoci” con elemosina di Stato.
Vorremmo sapere in base a quale evidenza scientifica il professor Fabrizio Pregliasco afferma a
Sono supposizioni senza nessun supporto dato dalla scienza, tra l’altro nel verbale del Cts del 17 Ottobre si davano indicazioni di lasciare aperti bar e ristoranti anche nella fascia serale, contrariamente alla decisione poi assunta dal Governo. Chiediamo quindi, come Mio Italia, di sapere in funzione di quale riflessione e in funzione di quale evidenza scientifica vengano rilasciate certe dichiarazioni allarmistiche che gettano nel panico migliaia di imprenditori e famiglie italiane già ridotte sul lastrico.
“Mercoledì incontreremo al Ministero dell’Economia nuovamente il sottosegretario On.Villarosa e ribadiremo che l’unica strada percorribile, per salvare il settore, è quella di uno scostamento di Bilancio ad hoc, per un importo di 20 miliardi di euro, da girare in tempo reale sui nostri conti correnti. Il sottosegretario ha già dato la sua piena disponibilità a intraprendere questa via e ci auguriamo che, adesso, si passi dalle parole ai fatti“.
La notizia del suicidio del ristoratore fiorentino, angosciato dalla difficile situazione economica, seguita al blocco dell'attività, e dalle scarsissime prospettive di ripresa, conferma in modo drammatico quanto sosteniamo da tempo: stiamo andando incontro a una catastrofe sociale, che colpirà, prima di tutti gli altri, gli operatori dell'ospitalità, della ristorazione e del turismo".
Il Governo Conte continua con le sue politiche fallimentari, figlie di arroganza e presunzione: non ascoltare gli operatori del turismo e dell’ospitalità e lasciar cadere nel vuoto i loro appelli porta a decisioni sbagliate, come quella sul bonus vacanze, quasi totalmente inutilizzato. Conte e Gualtieri finalmente stiano a sentire: serve liquidità immediata per bar e ristoranti, ai quale va destinata una parte dei 2,2 miliardi del bonus vacanze, rimasti nelle casse dello Stato”.
“Il Governo Conte continua con le sue politiche fallimentari, figlie di arroganza e presunzione: non ascoltare gli operatori del turismo e dell’ospitalità e lasciar cadere nel vuoto i loro appelli porta a decisioni sbagliate, come quella sul bonus vacanze, quasi totalmente inutilizzato. Conte e Gualtieri finalmente stiano a sentire: serve liquidità immediata per bar e ristoranti, ai quale va destinata una parte dei 2,2 miliardi del bonus vacanze, rimasti nelle casse dello Stato”.
Non siamo assolutamente soddisfatti del Decreto Agosto approvato dal CdM. Nessuna programmazione di medio-lungo termine dal punto di vista degli interventi economico-finanziari, nessun provvedimento concreto su affitti, Imu, centrali rischi e costi fissi in genere che potevano contrastare la “gravissima” situazione nella quale la ristorazione italiana è precipitata. E’ quanto ha dichiarato il Presidente di Mio Italia, Movimento Imprese Ospitalità Italia Paolo Bianchini.
L’AD Luigi Ferraris: "Risultati positivi, solido presupposto per il rilancio delle nostre attività"
Un Network in continua crescita che naviga a vele spiegate verso Italy at Hand 2019
Sono in positivo i numeri di Convention Bureau Italia, che ha confermato anche per il primo semestre del 2019 un network di Soci in continua crescita.
Il 78 giugno si è tenuta a Roma l’Assemblea dei Soci di CBItalia che ha visto la mattina dedicata all' approvazione del bilancio del 2018, alla presentazione degli obiettivi raggiunti e alla ratifica dei nuovi consiglieri di Amministrazione del CDA: Maria Carmela Colaiacovo Vice Presidente di Confindustria Alberghi e Stefano Fiori Rappresentante generale di Federturismo e Presidente della sezione Industria del Turismo del Tempo libero di Unindustria.
Riprendere in sicurezza gite scolastiche e viaggi di istruzione dopo il fermo di due anni dovuto alla pandemia, bene i controlli degli organi di Polizia per verificare efficienza degli autobus e idoneità dei conducenti. Questa la posizione di ANAV, l’Associazione di Confindustria, da sempre impegnata sul fronte della sicurezza stradale, che rappresenta le imprese di noleggio autobus con conducente attive nel trasporto turistico di studenti. “Siamo convinti che viaggi di istruzione e uscite didattiche rappresentino esperienze formative fondamentali, utili nell’attuale contesto anche per consentire un completo recupero della socialità dei ragazzi dopo le limitazioni imposte dalla pandemia. Positivo, quindi, il ritorno al loro utilizzo che deve avvenire in piena sicurezza. Per questo – afferma Nicola Biscotti Presidente di ANAV - siamo favorevoli ai controlli, sia alla partenza che su strada, sull’efficienza e sicurezza dei mezzi e su qualificazione e idoneità alla guida dei conducenti”.
11 dicembre 2024 - Grande soddisfazione per la concessione degli incentivi per gli investimenti in autobus ad alta sostenibilità stanziati a favore delle imprese del trasporto commerciale. È quanto esprime Nicola Biscotti, Presidente di ANAV, l'Associazione di Confindustria che rappresenta numerose imprese di trasporto di passeggeri con autobus, dopo la pubblicazione del decreto con cui il MIT, a conclusione di un iter durato circa due anni, dispone l'assegnazione dei 50 milioni di euro stanziati dal DM 15 luglio 20222, n. 222.
Numeri importanti per dimensione e diffusione su territori e segmenti di mercato, grandi potenzialità di sviluppo e di evoluzione del settore in chiave industriale, ma ripartenza difficile dopo la crisi dovuta alla pandemia. E’ la fotografia che emerge dal rapporto sui servizi commerciali di trasporto con autobus presentato da ANAV, l’Associazione del trasporto di passeggeri con autobus di Confindustria, nel contesto di Next Mobility Exhibition, la tre giorni di eventi dedicata alla mobilità sostenibile organizzata da Fiera Milano dal 12 al 14 ottobre.
Numeri importanti per dimensione e diffusione su territori e segmenti di mercato, grandi potenzialità di sviluppo e di evoluzione del settore in chiave industriale, ma ripartenza difficile dopo la crisi dovuta alla pandemia. E’ la fotografia che emerge dal rapporto sui servizi commerciali di trasporto con autobus presentato da ANAV, l’Associazione del trasporto di passeggeri con autobus di Confindustria, nel contesto di Next Mobility Exhibition, la tre giorni di eventi dedicata alla mobilità sostenibile organizzata da Fiera Milano dal 12 al 14 ottobre.
Presentato a “Next Mobility Exhibition” lo studio del Politecnico di Milano “Verso una strategia nazionale per il trasporto con autobus e turismo”
Milano, 10 febbraio 2025 - Un sistema di tasse e restrizioni che grava sui bus turistici, con costi elevati e complesse procedure burocratiche, penalizzandoli rispetto ad altre forme di trasporto. È quanto emerge dal primo rapporto “Bus turistici e ZTL: una convivenza possibile (?), presentato oggi da ANAV alla Borsa Italiana del Turismo (BIT) di Fiera Milano. L’Associazione di Federturismo e Confindustria, che rappresenta le principali aziende del settore, mette in luce un quadro di disparità che rischia di frenare il turismo in autobus.
Un sistema di tasse e restrizioni che grava sui bus turistici, con costi elevati e complesse procedure burocratiche, penalizzandoli rispetto ad altre forme di trasporto.
L’applicazione dell’imposta di soggiorno comporta la duplicazione dei prelievi e penalizza ingiustamente i turisti che utilizzano l’autobus come mezzo di trasporto. Questo quanto evidenziato da ANAV, Associazione di Confindustria e Federturismo che rappresenta le imprese esercenti servizi di trasporto turistico con autobus, in occasione dell’odierna audizione dinanzi alla 6^ Commissione Finanze del Senato sulla revisione dell’imposta di soggiorno.
L’applicazione dell’imposta di soggiorno comporta la duplicazione dei prelievi e penalizza ingiustamente i turisti che utilizzano l’autobus come mezzo di trasporto. Questo quanto evidenziato da ANAV, Associazione di Confindustria e Federturismo che rappresenta le imprese esercenti servizi di trasporto turistico con autobus, in occasione dell’odierna audizione dinanzi alla 6^ Commissione Finanze del Senato sulla revisione dell’imposta di soggiorno.
Nessuna proroga per i maxi ticket di accesso dei bus turistici alla ZTL B di Roma Capitale. È quanto chiede ANAV, associazione di Confindustria che rappresenta le imprese associate di noleggio autobus con conducente, in riferimento
alla proposta della Giunta Capitolina di estendere oltre il 6 gennaio 2026 la vigenza delle tariffe introdotte in via eccezionale per il periodo del Giubileo.
Nicola Biscotti, Presidente di ANAV, l’Associazione delle imprese del trasporto passeggeri con autobus, è stato eletto nell’assemblea odierna nel Consiglio Generale di Confindustria per il prossimo biennio. Con oltre 600 imprese associate del trasporto pubblico locale e del trasporto commerciale con autobus, ANAV rappresenta un comparto di fondamentale importanza per la mobilità anche turistica del Paese e per l’impatto sull’occupazione e sul Pil nazionale. Il settore “autobus” nel suo complesso è infatti centrale nel processo di transizione energetica per le sue caratteristiche di sostenibilità ambientale, generando solo lo 0,7% delle emissioni di gas climalteranti totali ed essendo tra le modalità maggiormente sicure, economiche, efficienti e capillari rispetto agli altri modi di trasporto.
Con circa 1.300 espositori in rappresentanza di più di 100 destinazioni in Italia e nel mondo, Bit 2019 punta a consolidare i risultati della ‘Revolution’ avviata con successo nella scorsa edizione, si arricchisce di contenuti e di nuove proposte di viaggio con le new entry Armenia, Costa Rica, Monaco, Oman, Namibia e Tanzania. Ma la Borsa Internazionale del Turismo si conferma anche vetrina importante per promuovere l’unicità della Destinazione Italia, grazie alla presenza istituzionale delle Regioni, dei più qualificati consorzi ed enti locali, delle località turistiche più note e delle grandi città del Belpaese. Molta attenzione anche nei confronti del turismo europeo: oltre ai ritorni di Germania, Svizzera, Francia e Portogallo, i visitatori (il pubblico nella prima giornata di domenica, e gli operatori professionali per tutti e tre i giorni della rassegna) potranno trovare, insieme alle destinazioni turistiche diventate tradizionali come Croazia e Slovenia, mete emergenti come Polonia, Slovacchia, Albania, Romania o Moldavia.
Milano, 13 febbraio 2023 - Intesa tra Enit e Trenitalia per potenziare le esperienze di viaggio in Italia. Nel 2022 l’Italia è tornata a viaggiare e ha scelto di farlo in treno. Lo scorso anno Trenitalia ha registrato oltre 1 milione di passeggeri al giorno e quasi 400 milioni di viaggi.
Wanderlust: il futuro del turismo è oggi
Lunedì 5 febbraio 2024, ore 10:30
Allianz MiCo - Sala Amber 3
Il 2023 è stato l’anno più caldo di sempre secondo i dati di Copernicus Climate Change Service: l’aumento delle temperature medie modifica criteri, tempi, modalità e costi di vacanza, al mare, in montagna, nell’outdoor, nelle città d’arte, nei siti archeologici e museali, etc.
“Il digitale rappresenta, al tempo stesso, una sfida e un importante driver di sviluppo per un’industria turistica sempre più competitiva e sostenibile.
Presidente Colaiacovo: Tra le sfide che ci attendono, per restare competitivi, puntare su sostenibilità, territorio, distribuzione dei flussi e valorizzazione delle aree interne
L’Italia si posiziona al quarto posto nel mondo per i flussi di turismo internazionale con entrate pari a 21,3 miliardi di euro, in crescita del +22,7% sul 2020. Con il 9% delle preferenze l’Italia è seconda solo alla Francia (11%) e a pari merito con la Spagna secondo le elaborazioni di Enit su dati Istat, Unwto (Organizzazione Mondiale del Turismo) e Banca d’Italia.Secondo l’Enit a novembre l’Italia presenta il più alto tasso di saturazione delle strutture prenotate tramite OTA fra i principali Paesi europei (37%), mentre la saturazione del non alberghiero è stimata al 39%; e nello stesso mese l’Italia presenta il più elevato incremento delle prenotazioni aeree internazionali verso il Paese, +65% sul 2021 a quota 392 mila.
L’Italia del business travel cambia geografia. Se Milano e Roma continuano a catalizzare la quota maggiore di viaggi d’affari, il 2025 segna l’avanzata sorprendente di nuove città: Bologna, Napoli e Catania registrano gli incrementi più alti dell’anno, diventando i simboli di una crescita sempre più diffusa sul territorio.
Secondo i dati di BizAway i viaggi di lavoro crescono anche in estate trainati dalla flessibilità delle imprese e da rotte sempre più dinamiche e internazionali, con 2 milioni di prenotazioni effettuate, oltre 20 milioni di euro di risparmio generati per le oltre 2.500 aziende clienti.
I dati di BizAway rivelano che dopo due anni di emergenza sanitaria, le prenotazioni dei viaggi di lavoro tornano ad aumentare registrando un +493% nel primo trimestre rispetto allo scorso anno con un totale di oltre 28.000 prenotazioni, grazie anche all’acquisizione di molti nuovi clienti. Si prevede una chiusura di marzo con oltre 10.000 prenotazioni, facendo registrare un +521% rispetto allo stesso mese del 2021. Per BizAway, chi viaggia per lavoro è oggi più attento ad aspetti legati alla sicurezza e al risparmio, insieme alle prenotazioni sono aumentate infatti del 38% anche le richieste per le tariffe flessibili in caso di cancellazione e di oltre il 20% le assicurazioni mediche.
Nell’ultimo trimestre, sulla multipiattaforma digitale Bizaway, specializzata nel segmento del business travel, si è registrata una crescita costante media delle prenotazioni di oltre il 41% su base mensile, con un picco del 62% a metà giugno. Sebbene i viaggiatori inizialmente puntassero sulla ricerca di nuove opportunità all’interno del mercato nazionale, c’è stato comunque un boom dei viaggi aziendali internazionali, soprattutto in Europa. E le destinazioni estere più gettonate sono risultate, a livello europeo, Madrid, Barcellona e Milano, seguite da Berlino, Lisbona, Valencia e Parigi.
Dall’analisi effettuata da BizAway sulle prenotazioni di oltre 550 clienti emerge che, nel mese di marzo, l’anticipo della prenotazione era solo di 2 giorni. La situazione è radicalmente cambiata nei mesi di aprile e maggio quando abbiamo registrato una media di rispettivamente 25 e 20 giorni di anticipo: quando si prenotava a lungo termine, nell’attesa che le misure restrittive si allentassero.
Milano, Roma e Madrid sono le città europee in cui si viaggia maggiormente per affari, secondo i numeri registrati nel 2024 da BizAway. Da sole queste località raccolgono il 30% delle prenotazioni effettuate dalle aziende.
Per BizAway il business travel nel 2025 sarà guidato da tre pilastri: innovazione tecnologica, sostenibilità e flessibilità, anche se, la tecnologia, per quanto avanzata, non può sostituire il fattore umano.
Secondo l’ultima Business Travel Survey redatta da Uvet, nei primi nove mesi dell’anno i viaggi d’affari sono cresciuti del 7%. A fronte di questa costante crescita dei viaggi d’affari, corrisponde un costo medio per trasferta sostanzialmente stabile, passando dai 215 euro spesi mediamente nel 2016, ai 213 euro spese nel 2018.
Secondo quanto emerge da un sondaggio internazionale realizzato da Travelport, presentato durante il BizTravel Forum 2020 la ripresa a viaggiare regalerà maggiore spazio alle agenzie. Specialmente nella fascia 18-38 anni, c'è un 39% del campione che in futuro ritiene più probabile prenotare un viaggio in agenzia, rispetto a quanto avveniva in epoca pre Covid. Il 44% non pensa di modificare le proprie abitudini e solo un 17% sostiene invece che si rivolgerà alla distribuzione organizzata con meno probabilità.
Nelle prenotazioni online dei pernottamenti del 2022 si consolida il predominio delle Ota che detengono ora il 67% di quote-mercato. In termini di volumi, lo scorso anno si sono registrate 3,2 milioni di notti vendute online per un valore superiore ai 730 milioni di euro: sono questi i numeri registrati dai sistemi Blastness che certificano la potenza indiscussa di portali come Booking ed Expedia, rispetto al 33% dei siti web ufficiali. Da rilevare che nel 2019 i siti web degli alberghi avevano registrato una quota di mercato ben inferiore, il 23%, mentre oggi, con 10 punti percentuali in più, sono il secondo canale di vendita online di camere in assoluto, a riprova di un buon investimento compiuto dalle imprese alberghiere nei propri presidi web. Così come si consolida, e di molto, il dominio del canale diretto di vendita online che registra un incremento pari al +135%.
Più di 730 milioni di euro per oltre 3,2 milioni di notti vendute online nel 2022: i numeri registrati dai sistemi Blastness descrivono un ottimo anno sia per le Ota, con il 67% del totale delle prenotazioni alberghiere effettuate online, sia per i siti web ufficiali delle strutture ricettive che, con il 33% delle prenotazioni e oltre 830mila notti vendute, sono il secondo canale assoluto di vendita online, riportando una crescita del +135% rispetto al 2019. Nell’anno appena concluso, il 67% delle prenotazioni alberghiere è stato effettuato sulle Ota (Booking.com, Expedia, Hotels, ecc.), contro il 33% dei siti web ufficiali. Nel 2019 i siti web avevano registrato una quota di mercato ben inferiore, il 23%, oggi, con 10 punti percentuali in più, sono il secondo canale di vendita online di camere in assoluto dopo Booking.com, in prima posizione con il 47% di quota di mercato.
L 'andamento delle prenotazioni online nel primo trimestre del 2023 è in forte crescita, +106% rispetto allo stesso periodo del 2022. Dal 1° gennaio al 30 aprile, su un panel di oltre 900 strutture Blastness, è stato venduto oltre 1,4 milioni di notti, per un valore di circa 350 milioni di euro. Il 33% delle prenotazioni effettuate online proviene dai siti web delle strutture ricettive che rappresentano, in assoluto, il secondo canale di vendita dopo Booking. La maggior parte delle prenotazioni proviene dagli Stati Uniti, che – con una quota di mercato del 20% – superano l’Italia (16%). Seguono Gran Bretagna (8%), Germania (7%) e Francia (6%), Svizzera (5%), Australia, Austria e Spagna (3%), Israele, Brasile, Canada, Olanda e Belgio (2%).
I soggiorni vengono prenotati per la maggior parte con largo anticipo (il 43% ad oltre 90 giorni dalla data di check-in) e sono perlopiù di 2,3 o 4 notti, interessando principalmente i mesi di maggio, giugno e luglio.
Secondo uno studio “Over 65: una vita a colori”, condotto da AstraRicerche per Bnp Paribas Cardif su un campione di oltre 700 persone tra i 65 e gli 85 anni, sono gli over 65 di oggi, sempre più alle prese con viaggi, cultura e tecnologia. In Italia i senior sono oltre 13 milioni, un numero destinato a crescere nei prossimi anni, fino a raggiungere il 34% della popolazione italiana nel 2050.
L'Italia che riparte ha un grande potenziale grazie alla crescita dei viaggi domestici da parte degli italiani che preferiranno l'Italia ai viaggi all'estero. Il 40 per cento dei viaggiatori italiani, infatti preferiva viaggi all'estero ma quest’anno resterà in patria per vacanze tricolore. La prospettiva è recuperare in parte con il turismo domestico il calo delle prenotazioni internazionali per l’estate - da giugno ad agosto – una diminuzione anche maggiore dei competitor diretti quali Spagna e Francia: l’Italia pur avendo il maggior numero di prenotazioni in corso per l’estate, realizza anche il calo più profondo pari a -81,4%, rispetto al -80,1% della Francia e al -77,5% della Spagna.
L’ultimo bolletino dell’Enit restituisce una nuova fotografia sul turismo italiano. Si registra un incremento della percentuale di sentiment positivo sui social (da 4,0% a 4,3%). Dal 18 marzo al 30 aprile, si contano un totale di 617,4 mila mention della Penisola – di cui 32,6 mila comparse sul web e 584,8 mila dai social – che hanno prodotto 186,4 milioni di interazioni, una campagna promozionale spontanee da 331 milioni di euro.
Il bollettino sull’andamento del turismo nella prima settimana di marzo, recentemente pubblicato dal Ministero del Turismo, indica un interessante aumento percentuale di prenotazioni aeree internazionali verso l’Italia rispetto al 2022: +113% nel mese di febbraio e +93% per quanto concerne marzo. Si tratta di incrementi superiori a ciò che si osserva nei Paesi competitor. Il secondo mese dell’anno è stato senz’altro favorito dalla ricorrenza del Carnevale, tanto che le ricerche più cliccate dai viaggiatori hanno riguardato il Carnevale di Viareggio, quello Ambrosiano, il Carnevale di Roma e quello di Acireale.
Le aziende di TPL hanno messo in atto grandi sforzi organizzativi per garantire a studenti, lavoratori e a tutti i cittadini interessati la piena fruizione dell’agevolazione introdotta dallo Stato per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di TPL da parte delle persone fisiche con reddito fino a 20mila euro.
Secondo un’inchiesta di Booking.com su un campione di 28mila viaggiatori di 28 Paesi e territori, risulta che i due terzi dei viaggiatori globali (66%) e sette italiani su dieci (72%) pensano di avere più speranze di viaggiare nel 2021 a causa dell'impegno costante della comunità scientifica e medica e del lancio dei vaccini.
La fiducia nei vaccini è profonda, come dimostra oltre la metà dei viaggiatori globali (59%) e il 57% dei viaggiatori italiani che non vogliono viaggiare all'estero fino a quando non saranno stati vaccinati, percentuale che sale al 68% tra gli over 55, mentre il 55% dei viaggiatori globali e il 58% degli italiani viaggerà solo nei paesi che hanno avviato piani vaccinali. Ma c'è ancora qualche esitazione, con due quinti degli intervistati (41%) che rimangono scettici sul fatto che un vaccino possa davvero contribuire a rendere i viaggi più sicuri. Per il 64% del campione (il 72% degli italiani) inoltre, viaggiare è più importante ora rispetto a quanto lo fosse prima della pandemia.
Gli ultimi dati di Booking.com rivelano un incremento dell’11% nelle ricerche per alloggi a Roma nella settimana del 23 dicembre, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Confindustria Alberghi, un segnale importante per il riequilibrio del mercato
Secondo una recente ricerca di Booking.com il 61% dei viaggiatori sceglie la destinazione in base all’offerta enogastronomica, a conferma di quanto il cibo rappresenti un aspetto sempre più importante del viaggio.
Quasi la metà (49%) dei viaggiatori internazionali (il 60% dei millennial) nel 2018 ha provato diversi tipi di cucine e specialità locali.
Booking.com, attraverso un esame delle sessioni di ricerca avvenute tra il primo e il 30 novembre 2023, con date di check-in tra il primo dicembre 2023 e il 29 febbraio 2024, ha evidenziato come sia Roma la meta preferita dagli italiani, e non solo.
Secondo i dati emersi dalla nuova ricerca condotta da Booking.com, in vista del Campionato Femminile Uefa Euro 2022, iniziato lo scorso 6 luglio, più di due quinti dei tifosi di calcio italiani (44%) afferma che viaggiare per seguire una partita di calcio all’estero li rende più aperti a nuove esperienze; oltre un terzo sostiene che questo evento abbia contribuito ad accrescere il loro senso di avventura e il desiderio di provare cose nuove (34%) e a sviluppare una passione per i viaggi (35%).
Secondo un sondaggio condotto da Booking il 48% dei tifosi ha puntato la bussola sulla Germania – sede della manifestazione – come meta di vacanza, rinunciando ad altri viaggi durante l’anno.
Secondo una ricerca di Booking su oltre 24mila viaggiatori in 32 paesi e territori il 2023 vedrà una reinterpretazione creativa dei viaggi in un contesto caotico, le persone non smetteranno di viaggiare, ma avranno un atteggiamento di adattamento progressivo alla realtà che cambia.Si assiste al ritorno alle cose essenziali: una casetta nella natura, falò per cucinare e bussole: nel 2023 la parola d’ordine è off grid. Quasi la metà dei viaggiatori (44%) e il 40% degli italiani desidera esperienze di viaggio più essenziali e vacanze dove l’autosufficienza la farà da padrone. Vedremo nascere sempre più strutture eco-friendly e immerse nella natura per persone che abitano in città e sono alla ricerca di semplicità, così come alloggi che offrono ai clienti indicazioni su come essere più autosufficienti (per es. procurarsi e cucinare del cibo durante il soggiorno). Inoltre, si prevede un aumento in tutto il mondo delle scuole di sopravvivenza nelle aree selvagge, dove i viaggiatori impareranno a sopravvivere a un evento catastrofico.
Secondo una ricerca di Booking su oltre 24mila viaggiatori in 32 paesi e territori il 2023 vedrà una reinterpretazione creativa dei viaggi in un contesto caotico, le persone non smetteranno di viaggiare, ma avranno un atteggiamento di adattamento progressivo alla realtà che cambia.Si assiste al ritorno alle cose essenziali: una casetta nella natura, falò per cucinare e bussole: nel 2023 la parola d’ordine è off grid. Quasi la metà dei viaggiatori (44%) e il 40% degli italiani desidera esperienze di viaggio più essenziali e vacanze dove l’autosufficienza la farà da padrone. Vedremo nascere sempre più strutture eco-friendly e immerse nella natura per persone che abitano in città e sono alla ricerca di semplicità, così come alloggi che offrono ai clienti indicazioni su come essere più autosufficienti (per es. procurarsi e cucinare del cibo durante il soggiorno). Inoltre, si prevede un aumento in tutto il mondo delle scuole di sopravvivenza nelle aree selvagge, dove i viaggiatori impareranno a sopravvivere a un evento catastrofico.
L’incertezza economica influenza in modo significativo le decisioni degli italiani sui viaggi sostenibili. Lo certifica un’indagine di Booking (su oltre 33.000 viaggiatori in 35 Paesi e territori) secondo la quale il 78% dei viaggiatori vuole viaggiare in modo più sostenibile nei prossimi 12 mesi, mentre l’84% afferma che la crisi energetica globale e l’aumento del costo della vita stanno condizionando le spese in programma. Il 50% invece ritiene che le opzioni di viaggio più sostenibili siano troppo costose, contrariamente al 36% che si dice disposto a pagare di più per le opzioni di viaggio con una certificazione sostenibile.
Il numero di persone che vuole ripartire è aumentato del 52% rispetto allo scorso anno secondo le previsioni di Booking.. Per oltre tre quarti delle persone (79%) i viaggi facilitano il benessere mentale ed emotivo, più di qualsiasi altra forma di riposo e relax. Dopo più di un anno di restrizioni e continui cambiamenti, ora come mai prima si riconoscono i benefici dei viaggi sulla salute e sul benessere: il 62% delle persone afferma di non aver mai realizzato quanto i viaggi fossero importanti per stare bene, prima di esserne private, mentre per l’84% la sola organizzazione di un viaggio li ha fatti sentire meglio.
Per un quarto (26%) degli intervistati, uscire dalla propria comfort zone è il modo migliore per resettare tutto e ricominciare da capo, per i due terzi (66%) di questo 26% soggiornare in un luogo e ambiente diverso dal solito li ha aiutati a ricaricarsi, mentre oltre la metà (56%) sostiene che li ha portati ad avere uno sguardo diverso sulle cose.
Sulla base delle richieste ricevute, Booking.com ha selezionato sette destinazioni imprescindibili nel 2023 per scoprire gli ultimi trend dell’enogastronomia.
Secondo i dati rilevati dall’indagine più di un terzo dei viaggiatori italiani dichiara di essere disposto ad adottare un'alimentazione ‘eccentrica’ e di voler provare quest'anno prelibatezze rare in vacanza.
Secondo Booking.com, Roma si conferma in maniera indiscussa la meta preferita dagli italiani a Pasqua e si posiziona al 4° posto – e quindi nella top 5 – delle destinazioni ricercate a livello globale.
Una ricerca condotta da Booking.com rivela come nel 2024 viaggiare sarà vita. Più di tre quarti (78%) degli italiani intervistati affermano di sentirsi più vitali che mai durante le vacanze, mentre il 58% dichiara che, al ritorno a casa, vorrebbe assomigliare di più alla versione di sé mostrata in vacanza. Questo perché il 66% pensa anche di dare il meglio di sé nei periodi di vacanza. L’intelligenza artificiale è destinata a trasformare la nostra vita nel 2024 e i viaggiatori si rivolgeranno sempre più alla tecnologia per le operazioni basilari. In questo modo saranno liberi di seguire il proprio intuito e la propria immaginazione per vivere esperienze ancora più stimolanti.Nel 2024 i viaggiatori avranno la sensazione di vivere più intensamente inventando un proprio ‘alter ego’ durante la vacanza. Il 30% degli intervistati racconterà alle persone incontrate in viaggio storie di fantasia sulla propria vita. Questa tipologia di viaggiatore si diverte a incarnare una versione 2.0 di sé e fa di tutto per reimmaginarsi in una luce migliore. La metà dei viaggiatori ama l’opportunità di reinventarsi e l’anonimato che viaggiare offre.
Booking evidenzia come le ricerche di camere per le vacanze estive da parte del target family siano in crescita dell’8% rispetto allo scorso anno, ma cresce ancora di più la prenotazione di voli con i bambini, con un aumento del 21%. La maggior parte delle famiglie con bambini che hanno ricercato un collegamento aereo su Booking sono europee (42%), seguite da quelle dell’Asia (33%) e del Nord America 32%.
San Valentino si avvicina e Booking.com stila la classifica delle mete che, in occasione del 14 febbraio, stanno registrando il maggiore incremento nelle prenotazioni.
Pur di andare in vacanza, il 74% degli italiani rinuncerebbe a trovare il vero amore secondo un’indagine di Booking.com condotta su oltre 28.000 viaggiatori in 28 Paesi e territori. L’amore per i viaggi si è rivelato talmente forte che i due terzi degli intervistati (e il 63% dei nostri connazionali) sceglierebbero una vacanza piuttosto che una promozione di lavoro, e più della metà (54%) sceglierebbe un viaggio rispetto a una cena con tutta la famiglia, nonostante i tanti mesi di interazioni limitate con i parenti. Questo dato sale al 62% in Italia.
I dati raccolti da Hotrec mostrano che, nonostante gli sforzi degli hotel per promuovere la vendita diretta, la dipendenza dalle agenzie di viaggio online (ota), guidate da Booking, è aumentata nel corso degli anni. Nel 2023 è salita al 29,1%, quasi dieci punti percentuali in più rispetto al 2013, quando era al 19,3%. Booking rappresenta già il 71% delle vendite alberghiere effettuate dalle agenzie di viaggio online in Europa, il che rappresenta un aumento di 11 punti percentuali rispetto al 2013, quando la sua quota era pari al 60%. Seguono a grande distanza Expedia e HRS, con pesi rispettivamente del 14,4% e del 16,6%.
La dipendenza degli alberghi da questo canale di distribuzione è particolarmente preoccupante per le strutture più piccole. Tra quelli con meno di 20 camere, il 27% dichiara di distribuire tra il 30% e il 49% della propria offerta tramite Ota, mentre una percentuale identica vende più della metà dei propri alloggi tramite questo canale.
La Spagna è attualmente la destinazione di vacanza all’estero più cercata su Booking.com da inglesi, italiani e danesi; la seconda destinazione non nazionale più cercata per i belgi e la terza per gli svizzeri, invece l’Italia è la destinazione per le vacanze più ricercata da spagnoli e svizzeri, la seconda per danesi e cechi e la terza per i belgi.
Quasi la metà dei tifosi italiani (46%), un terzo dei tifosi belgi (31%) e un quinto dei tifosi inglesi (18%) hanno indicato la Spagna come la nazione più accogliente di Uefa Euro 2020. Mentre due quinti dei tifosi spagnoli (40%), un quarto dei belgi (26%) e quasi un quinto dei tifosi inglesi (18%) ritengono che l’Italia sia il Paese più ospitale.
Molte conferme, ma anche qualche novità nel ranking delle mete preferite dagli italiani e dai turisti internazionali per le prossime vacanze di Pasqua, con un aumento di interesse dei nostri connazionali anche per destinazioni family friendly come Rimini e Riccione.
Da una ricerca commissionata da Booking.com su oltre 28.000 viaggiatori provenienti da 28 Paesi e territori, emerge che tra le priorità dei viaggiatori di tutto il mondo, un posto importante è occupato dal ristabilire i rapporti interpersonali, iniziando dall’incontrare più membri della famiglia e vedere un gruppo di amici (entrambi al 72%, per gli italiani la percentuale sale rispettivamente al 74% e al 77%). Ma anche viaggiare a livello nazionale per svago è tra i primi posti, con altrettante persone (72%) in attesa di esplorare le bellezze vicino casa e la maggior parte dei viaggiatori (65%) a livello globale il 69% degli italiani che prevede di farlo a breve. I più entusiasti alla prospettiva di viaggiare nel proprio Paese, una volta tolte le restrizioni, sono argentini (83%), italiani (82%) e russi (82%).
Secondo un’indagine di Booking.com la distanza media percorsa dagli italiani tra giugno e agosto è diminuita del 60% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, in linea con la media globale del 63%. Nel 2019 i viaggiatori italiani hanno percorso in media 1.071 km per prenotazione, mentre quest’estate la distanza è scesa a soli 427 km per prenotazione, un numero leggermente superiore alla distanza che separa le città di Roma e Reggio Emilia.
Dalla ricerca annuale di Booking.com su un campione di oltre 20mila persone che intendono viaggiare per svago o lavoro nei prossimi 12-24 mesi e sulle tendenze di viaggio per il 2023 emergono cinque mega trend. Tra i nuovi modi di concepire il viaggio irrompe la realtà virtuale, intesa dal 43% degli intervistati come fonte di ispirazione, mentre il 35% vorrebbe fare un’esperienza di viaggio nella realtà virtuale o aumentata, sebbene il 60% ritenga che non sia appagante come farlo di persona. Per contro, tra le tipologie di vacanza più popolari spiccano, con l’88% di preferenze, le vacanze nostalgiche. Su questa linea si inserisce anche il trend dei pellegrinaggi all’insegna della serenità e del piacere, dedicando la vacanza al benessere e alla salute: il 42% vorrebbe concentrarsi sulla propria salute, non solo fisica, ma anche mentale, con ritiri di meditazione e altre esperienze.
Se negli ultimi anni, con il cosiddetto ‘revenge travel’ post-pandemia, le coppie e le famiglie hanno approfittato dell’occasione per viaggiare insieme, oggi una nuova tendenza prende piede: il 56% degli italiani in coppia – sposati o conviventi – dichiara di voler fare una vacanza in solitaria.
La ricerca sui viaggi sostenibili condotta finora da Booking.com in 35 Paesi e territori (su un campione di 33.228 persone) mette in luce come nel 2023, nel pieno della ripresa del settore turismo dopo la pandemia, il 78% dei viaggiatori nel mondo vorrebbe muoversi in modo più sostenibile nei prossimi 12 mesi. Ma per l’84% la crisi energetica globale e l'aumento del costo della vita stanno fortemente influenzando le spese turistiche in programma. Secondo i dati, c on l’aumento dell’inflazione quasi la metà dei viaggiatori è obbligata a dover scegliere tra sostenibilità e prezzi e per il 50% dei viaggiatori le opzioni di viaggio più sostenibili risultano troppo costose (+40% rispetto ai dati del 2022 di Booking.com), anche se il 36% sarebbe disposto a pagare di più a fronte di una certificazione sostenibile.
L’imprevedibilità sarà la costante dei viaggi 2022, secondo i dati raccolti da Booking.com: il 31% degli italiani considera la flessibilità di cancellazione uno dei fattori determinanti nella programmazione di un viaggio, preceduta dalla destinazione (33%) e dal prezzo (49%).
Secondo la ricerca Travel Trends 2025 di Booking.com, più di 1 viaggiatore italiano su 4 (27%) dichiara che, con un budget più ridotto rispetto al 2024, la soluzione è viaggiare in periodi di bassa stagione.
Secondo il rapporto globale sul sentiment nei confronti dell’Ia, pubblicato da Booking.com. gli atteggiamenti dei consumatori nei confronti dell’intelligenza artificiale sono molto diversi a seconda dell’area geografica.
Il rapporto sui viaggi sostenibili 2021 di Booking.com rivela come le persone siano più impegnate a viaggiare in modo consapevole. Il 57% degli intervistati italiani afferma che la pandemia li ha spinti a voler viaggiare in modo più sostenibile in futuro, mentre quasi la metà (59%) ammette di voler apportare cambiamenti positivi nella propria vita quotidiana. L’89% dei viaggiatori italiani intende ridurre i rifiuti in generale, l’86% vuole ridurre il proprio consumo energetico (per esempio spegnendo l’aria condizionata e le luci quando non sono presenti) e l’85% desidera spostarsi in modo più rispettoso dell’ambiente, camminando, andando in bicicletta o prendendo i mezzi pubblici, piuttosto che taxi o auto a noleggio.
Secondo i dati di Booking.com, nel 2018 si prevede un aumento del 6,1% nella spesa per il business travel, rispetto al 5,1% del 2017. Nell’ultimo anno il 40% degli intervistati ha viaggiato per lavoro all’estero e il 36% entro i confini nazionali. Due terzi (66%) dei professionisti che hanno partecipato al sondaggio hanno sostenuto che viaggiare per incontrare clienti o colleghi vis-à-vis contribuisce in modo importante al successo di un’attività.
Una nuova ricerca di Booking.com rivela che il viaggio pet-inclusive è ormai una priorità: solo nell’ultimo anno, le ricerche di strutture pet-friendly hanno toccato quota 7,74 milioni a livello globale, rendendo questo filtro il terzo più utilizzato sulla piattaforma – davanti a spa e centri benessere, wifi gratuito e ristoranti in loco.
Negli ultimi due mesi Booking.com ha analizzato milioni di “liste di desideri” di viaggiatori fiduciosi in oltre 100.000 destinazioni diverse dall’inizio di marzo.
Bali, Andalusia, Londra, Florida e Parigi continuano ad essere al primo posto nei sogni dei viaggiatori di tutto il mondo, ma è il turismo domestico che occupa oltre la metà (51%) delle “liste di desideri” a livello globale, con una differenza del 18% rispetto ai dati del 2019 nello stesso periodo (33%). Il dato aumenta se si guarda l’Italia, dove i viaggi a livello nazionale rappresentano il 61% fra i desideri degli italiani, mentre nel 2019 erano al 53%.
Secondo il Barometro delle strutture ricettive pubblicato da Booking e Statista per tre albergatori su quattro gli sviluppi in termini di tassi di occupazione delle camere sono stati “buoni” o “molto buoni”; la voglia di continuare a svilupparsi e a investire non si placa per il 79% degli intervistati.
Nonostante i risultati incoraggianti dell’estate, il primo European Accomodation Barometer 2022 - curato da booking.com e Statista - attesta fra agosto e ottobre una contrazione al 57% (rispetto al 70% dei 6 mesi passati) del livello di sviluppo del proprio business e un tasso di positività verso il futuro pari al 38%, riponendo forti aspettative nelle policies governative (62% a livello europeo, a fronte di un 29% danneggiato dai provvedimenti passati). L’indagine si è focalizzata su una decina di mercati europei coinvolgendo circa un migliaio di professionisti dell’hotellerie, ed è emerso un quadro economico ancora vitale, ma con sensibili differenziazioni a seconda delle aree geografiche.
Roma, 26 ottobre 2023 – Tempo di bilanci e di nuove sfide per i parchi divertimento italiani, recentemente protagonisti della 22° edizione dei Parksmania Awards, kermesse che ogni anno premia le eccellenze italiane e straniere del settore e che, attraverso il coinvolgimento dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani – Federturismo, organizza conferenze e tavole rotonde per analizzare l’evoluzione del comparto. Tanti i temi trattati, a cominciare dalla necessità di progettare un futuro green per i parchi e definire le linee guida di uno sviluppo sostenibile.
Secondo il rapporto ufficiale del movimento turistico nel Veneto, presentato dall’Unità Organizzativa del Sistema Statistico della Regione Veneto, in collaborazione con la Direzione Turismo, nel 2017 rispetto al 2016 crescono gli arrivi (oltre 19 milioni, +7,4%), le presenze (circa 70 milioni, +5,8%), gli italiani (+5,2% negli arrivi e +3% nelle presenze), gli stranieri (+8,6% negli arrivi e +7,1% nelle presenze), la spesa dei
Settemila visitatori, 100 tra conferenze e incontri, 150 espositori sono i numeri di questa edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico fondata e diretta da Ugo Picarelli. Nell’ambito della Borsa la Presidente Lalli è intervenuta alla Tavola rotonda “ L’orizzonte dell’industria turistica post Pnrr: un sistema di imprese moderne per un mercato globale”nel corsodella quale ha sottolineato come il settore continui ad attraversare un momento critico a causa della quarta ondata. Nonc’è il flusso individuale di viaggiatori e il miliardo e 300 mila del 2019 rischia di rimanere memoria lontana. Inoltre, dei tanti miliardi stanziati nel Pnrr la percentuale destinata al settore non è in proporzione al pil rappresentato.
Stando ai dati della società di consulenza, Boston Consulting Group, nel 2022 a Milano la tariffa media a notte dei cinque hotel top della città (Mandarin, Bulgari, Armani, Four Seasons e Hyatt) è stata di 1.210 euro, su livelli cioè di quasi 500 euro superiori rispetto ai 750 euro dell’anno pre-Covid 2019. E tutto ciò con una occupazione camere che si è invece fermata appena al 59%, rispetto al 71% di quattro anni fa. Il trend è singolare poiché, , gli hotel storicamente tendono ad alzare i prezzi quando i livelli di riempimento delle strutture arrivano almeno al 65%-70%, mentre una quota attorno al 60% è considerata essere il livello minimo sostenibile per un hotel. Tale tendenza peraltro non riguarda solo il capoluogo lombardo: anche a Firenze, Venezia e Roma, infatti, le tariffe sono oggi su livelli del 30%-50% superiori a quelli del 2019. E pure in questo caso i tassi di occupazione sono lontani dalle quote pre-Covid. In quattro anni i ricavi medi per camera disponibile (revpar) sono quindi saliti del 40% a Roma, la città con il risultato migliore, e del 20%-25% nelle altre destinazioni.
L’analisi globale dei viaggi di piacere condotta da Boston Consulting Group, basata su un sondaggio realizzato su quasi 5mila viaggiatori, stima che la spesa annua per i viaggi triplicherà, passando da 5mila miliardi di dollari nel 2024 a 15mila miliardi nel 2040. Questo significa che il settore varrà più di quello farmaceutico e della moda.
I Millennial e la Gen Z sono noti come consumatori ‘point-and-click’, preferiscono processi d’acquisto semplici e rapidi, specialmente quando si tratta di prodotti assicurativi, non vogliono preoccuparsi dell’assicurazione quando acquistano beni o servizi, ma desiderano che sia inclusa o comunque disponibile al momento dell’acquisto: si parla, a questo proposito di polizze ‘embedded’.
Secondo le stime di Boston Consulting Group è a rischio tra il 19% e il 36% del volume dei viaggi d'affari a livello globale, sempre più sostituiti da riunioni virtuali anche se il commercio mondiale non avrà pause. Il business travel sarà stravolto, ma guai a darlo per spacciato perchè anche se calerà come volumi, potrebbe diventare ancora più essenziale di prima per le compagnie aeree.
British Airways e Iberia hanno temporaneamente sospeso l'applicazione della fee del 5% tramite ADM e si riservano di comunicare in anticipo la loro policy definitiva sull'argomento con la relativa eventuale data di implementazione.
L’illusione che l’Italia sia una delle top destination mondiali perché terra di cultura è già ben superata da chi di turismo vive tutto l’anno, ma ora arrivano dati che confermano che a far pendere la bilancia delle scelte sul Belpaese è innanzitutto lo shopping. Da un confronto del Business Insider dei dati (ufficiosi) degli outlet italiani McArthurGlen con quelli dei principali musei italiani risulta che solo il Colosseo riesce a imporsi come numeri sopra le mecche dello shopping, mentre tutti gli altri siti culturali, da Pompei agli Uffizi, sono in coda.
Secondo il report The State of Fake Online Review redatto da BusinessDit le recensioni online false valgono 152 miliardi di dollari. Dati non proprio da sottovalutare, visto che il 54% dei consumatori non acquisterebbe un prodotto se sospettasse di trovarsi davanti a giudizi fasulli.
Entro il 2025 saranno consegnati 111 nuovi autobus di Busitalia (Gruppo FS), per un investimento totale pari a 44 milioni di euro, e attivati nuovi collegamenti strategici per la mobilità sostenibile.
Cosenza, 9 maggio 2025
Ristorazione e shopping di prossimità piacciono e gli italiani ne riconoscono l’importanza, tanto che il 94% degli intervistati nella nuova ricerca realizzata da Bva Doxa per American Express afferma che le attività locali svolgono un ruolo significativo nel preservare l’identità e la cultura del proprio quartiere.
I rincari hanno toccato, inevitabilmente, anche il settore ricettivo secondo l'Osservatorio Acquisti, dedicato al mondo Horeca italiano promosso da Bwh Hotel Group e Si Supply e commissionato a Met e Bidsa Bocconi, che ha fotografato l’attuale situazione analizzando i dati e le informazioni raccolte interpellando, nel mese di giugno, 238 strutture. La ricerca si è focalizzata, in particolare, sul processo degli acquisti nell’ambito del settore dell’hospitality in Italia e il livello di approfondimento si è concentrato sull’analisi dei comportamenti d’acquisto. Le principali voci di spesa a budget si dividono principalmente tra: 34.1% personale, 21.2% food and beverage, 17.5% energia, 10.3% housekeeping, 9.6% lavanderia e 7.3% tecnologia.
News riservata ai Soci
News riservata ai Soci
Secondo i dati di C&M Travel Recruitment e C&M Executive Recruitment gennaio 2022 è stato il mese in cui sono state create più nuove offerte di lavoro nel settore dei viaggi. Il totale è stato quasi tre volte superiore rispetto a dicembre 2021 ed è di oltre dieci volte superiore a gennaio 2021. Rispetto ai livelli pre-pandemia, il totale di gennaio 2022 è diminuito dell'1% sul gennaio 2020, in aumento dell'1% rispetto al gennaio 2019 e in aumento del 3% rispetto al gennaio 2018.
Il Mibact per garantire l’erogazione del supporto tecnico-amministrativo agli utenti ha prolungato fino alle ore 16 di venerdì 3 febbraio il termine per compilare le istanze online.
Slitta anche il click day, che partirà alle 10 di martedì 7 febbraio per concludersi alle 16 dell’8 febbraio.
(Per maggiori informazioni: www.beniculturali.it)
Giorgio Palmucci (CONFINDUSTRIA AICA) ed Elena Maria Vanelli (FISASCAT-CISL) saranno alla guida dell’Ente Bilaterale Nazionale dell’Industria Turistica per il prossimo quadriennio, in qualità, rispettivamente, di Presidente e Vice Presidente.
L’elezione è avvenuta oggi pomeriggio in occasione del Comitato Direttivo e dell’Assemblea dell’EBIT.
Nuove nomine anche all’interno del Consiglio Direttivo. Sono, infatti, eletti, per Federturismo Confindustria Luca Battifora e Maurizio Crisanti, per Confindustria AICA Palmiro Noschese, per Filcams-Cgil Beatrice Laura Cimini, per Fisascat-Cisl Salvatore Carofratello. Sono stati riconfermati Andrea Giannetti (Federturismo Confindustria), Bartolomeo Terranova (Confindustria AICA), Cristian Sesena (Filcams-Cgil), Emilio Fargnoli (Uiltucs-Uil) e Gabriele Fiorino (Uiltucs-Uil).
Roma, 12/04/2016
Si comunica che dal 1° febbraio 2011 i nuovi numeri della segreteria sono 06/5903351 e 06/5903346.
I numeri diretti, riportati di seguito, e il fax (06.5910390) restano invariati.
La Commissione Attività produttive della Camera, presieduta dall’On. Luigi Gusmeroli, ha votato, il 29 novembre, un ulteriore emendamento al DDL “Made in Italy” a favore del settore del diporto, in particolare della piccola nautica, frutto dell’iniziativa del Ministro Adolfo Urso (MIMIT), del Viceministro Edoardo Rixi (MIT) e della Vicepresidente della Commissione, On. Ilaria Cavo (Noi Moderati), oltre che dei due relatori, lo stesso Gusmeroli (Lega) e l’On. Silvio Giovine (FdI).Al fine di sostenere il mercato dei “natanti” (scafi minori di 10 metri per i quali non è prevista l’immatricolazione obbligatoria), viene definita la documentazione che li abiliterà alla navigazione nelle acque territoriali di altri Paesi UE. In particolare Croazia, Slovenia, Grecia e non solo, che dalla prossima estate sarebbero state precluse ai “non targati”, ai quali sarebbe stata richiesta l’immatricolazione con tutti gli oneri che questa comporta.Sarà invece l’attestazione dei dati tecnici dell’unità (DCI – Dichiarazione di Costruzione o Importazione), unitamente a una dichiarazione di possesso del proprietario autenticata dagli Sportelli telematici dell’automobilista (STA), a poter essere presentata alle autorità degli altri Stati UE al fine di attestare il possesso, la nazionalità e le caratteristiche della stessa.
Firmato il decreto per il rifinanziamento dell’Avviso pubblico per lo sviluppo dell’offerta turistica dei cammini religiosi italiani, che permetterà di sostenere 26 nuovi interventi ammessi in graduatoria, per un totale di 40 progetti e un impegno di 19 milioni di euro complessivi
Secondo il Camping Report 2025 di Campeggi.com (portale del network KoobCamp), il 75% dei viaggiatori sceglierà un soggiorno en plein air in famiglia, con una netta preferenza per gli alloggi fissi (65%) come case mobili e bungalow.
I dati del Camping Report di Campeggi.com - portale per la ricerca di campeggi e villaggi vacanze nella Penisola - evidenziano un boom di visitatori dall’estero nei primi otto mesi del 2022: in aumento del 38% rispetto al 2021 e del 78% rispetto al 2020. In particolare, nel 2022 il Belpaese ha conquistato i viaggiatori tedeschi seguiti, nell’ordine, da olandesi, danesi, polacchi e spagnoli. Regione più amata dai campeggiatori europei è il Veneto (58%), affiancata sul podio da Toscana (10%) e Trentino-Alto Adige (6%); seguono Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna, Sardegna, Marche, Puglia, Campania e Sicilia.
Con la condivisione delle informazioni relative alle normative estive c’è stato un vero e proprio boom nelle ricerche online dedicate alle vacanze, in particolare per quelle all’aria aperta .Secondo il Camping Report (CaRe) di Campeggi.com, portale leader in Italia per campeggi e villaggi vacanze, nella terza settimana di aprile si è registrato un aumento delle ricerche pari al 54% in più rispetto all’inizio del mese, con una crescita del +656% se paragonato allo stesso periodo del 2020.
Un incremento del +28% in termini di ricerche per la stagione estiva rispetto allo stesso periodo del 2023 per il turismo open air nel primo trimestre 2024 secondo il Camping Report (CaRe) di Campeggi.com.
Il mercato del turismo sportivo è un’industria in forte crescita che unisce l’emozione dello sport all’avventura del viaggio.
Le rinnovate esigenze di libertà e spensieratezza fanno sì che le vacanze on the road siano diventate una delle modalità di viaggio preferite dagli italiani, alla ricerca di esperienze personalizzate e di valore, con un tasso di crescita pari al 340% secondo i dati di CamperDays, ad esempio se si confronta marzo 2024 con lo stesso mese del 2023.
CamperDays – piattaforma di noleggio camper leader in Europa – ha condotto uno studio in collaborazione con l’istituto di ricerca Censuswide per indagare le propensioni e le abitudini degli italiani in vacanza per l’estate 2025.
Per esplorare il legame sempre più forte tra viaggi e passione sportiva, CamperDays ha commissionato un’indagine all’istituto di ricerca Censuswide da cui emerge che il 38% del campione dichiara di aver già effettuato un viaggio – sia in Italia sia all’estero – per seguire dal vivo il proprio sport del cuore, con un picco tra i Millennial (51%).
Secondo l'Osservatorio di CampingVillage.Marketing, progetto del gruppo TITANK dedicato alla Formazione marketing dei gestori di Camping Village italiani e dei professionisti del settore, nel 2023 è diminuita la durata dei soggiorni nei campeggi, ma è aumentato il numero di richieste.