Via libera dal Consiglio europeo alle nuove norme sui porti che introducono più trasparenza sui finanziamenti e sulle regole di accesso ai servizi. L'adozione formale segue quella da parte dell'Europarlamento di dicembre e completa la procedura in prima lettura.

La firma legale del nuovo pacchetto legislativo è prevista per metà febbraio.

Le nuove norme riguarderanno gli oltre 300 porti europei della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T): le autorità portuali avranno l'obbligo di mostrare nella loro contabilità i fondi pubblici ricevuti, e dovranno migliorare la trasparenza sui metodi di definizione dei costi dell'uso delle infrastrutture.
Gli Stati membri dovranno garantire l'introduzione di una procedura efficace per gestire i reclami dei passeggeri. Inoltre, il regolamento non impone un modello specifico di gestione dei porti marittimi, ma si stabiliscono alcune condizioni qualora si intenda stabilire dei requisiti minimi per i fornitori dei servizi di rimorchio, ormeggio, bunkeraggio e raccolta dei rifiuti navali, o per limitare il numero dei prestatori di tali servizi per esempio per motivi ambientali. Anche i servizi di movimentazione merci e i passeggeri potranno essere soggetti a norme sulla trasparenza finanziaria, ma saranno esentati da quelle sull'organizzazione dei servizi portuali.
 
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