Secondo una ricerca  dell’Ufficio Studi Gabetti nei primi tre trimestri del 2019 le strutture alberghiere di fascia più alta sono state le più ambite e in linea con il dato 2018, anno in cui le strutture alberghiere di 4 e 5 stelle avevano rappresentato la quasi totalità delle transazioni e del capitale investito con un 92% del totale. Per quanto riguarda gli investitori, da gennaio a settembre 2019 al 90% si è trattato di capitali esteri. Nel 2020 è prevedibile che prosegua l’andamento positivo del comparto, con un aumento delle trattative soprattutto di singoli asset. In termini di tendenze, gli investitori stanno mostrando un’apertura a valutare destinazioni alternative a quelle più classiche.

Inoltre, anche nel nostro Paese, come già evidenziato in Europa, si sta manifestando un notevole interesse nei confronti di format più economici, come i budget hotel o gli hostel: alberghi e ostelli nuovi, frutto di ristrutturazioni, con camere essenziali, apprezzati dai viaggiatori low cost e che riflettono le nuove dinamiche dell’ospitalità e del new living.
Nei primi 9 mesi del 2019,  la quota principale del capitale investito è riconducibile alla provincia di Venezia con il 26,8%,  al secondo posto si posiziona Roma. Nel 2018 invece la capitale era al primo posto seguita da Palermo, Firenze e Milano.
Per quanto riguarda nello specifico gli alberghi, il comparto al proprio interno presenta significative differenze che premiano le strutture di categoria superiore: a fronte di un saldo complessivo negativo con 1.259 strutture in meno rispetto al 2008, la riduzione del numero di alberghi è avvenuta solo per le categorie dai 2 stelle in giù. Al contrario, gli hotel di fascia più elevata, 4 e 5 stelle, sono aumentati in modo significativo, con un incremento del 29 per cento e del 65 per cento.

(Per maggiori informazioni: http://www.gabettigroup.com/it-it/ufficio-studi/dettaglio-tutti-i-report/artmid/1106/articleid/882/hotel-overview-q3-2019)