Secondo il  World Travel & Tourism Council (Wttc) più di 197 milioni di posti di lavoro potrebbero andare persi nel settore dei viaggi e del turismo a livello globale se permanessero  barriere ai viaggi a livello mondiale, come ad esempio le misure di quarantena.La ricerca mostra anche che, se queste restrizioni di viaggio venissero rimosse prima, si potrebbero risparmiare 99,3 milioni di posti di lavoro.


Nel caso di restrizioni di viaggio prolungate l’impatto  potrebbe anche spazzare via 5,543 miliardi di dollari nel contributo del settore al Pil globale, pari a un calo del 62% rispetto al 2019. Inoltre, secondo l'organizzazione, nel peggiore dei casi, gli arrivi internazionali globali subiranno un calo del 73%, gli arrivi nazionali del 64%. Invece se le restrizioni attuali  iniziassero  ad allentarsi da giugno per i viaggi regionali; da luglio per i viaggi a corto raggio o regionali; da agosto per il medio raggio e da settembre per il lungo raggio, un totale di 121,1 milioni di posti di lavoro potrebbero andare persi nel settore globale dei viaggi e del turismo, con una perdita di 3,435 miliardi di dollari di Pil globale. Nel frattempo, il numero di visitatori globali diminuirebbe del 53% per gli arrivi internazionali e del 34% per gli arrivi nazionali.
Infine se le: misure attuali  iniziassero  a diminuire da giugno per i viaggi a corto raggio e regionali; da luglio per il medio raggio e da agosto per il lungo raggio si potrebbero perdere 98,2 milioni di posti di lavoro, metà del numero nello scenario peggiore, con una perdita di 2,686 miliardi di dollari del Pil globale, ed il numero di visitatori globali diminuirebbe del 41% per gli arrivi internazionali e del 26% per gli arrivi nazionali.

( Per maggiori informazioni: www.wttc.org)