Secondo uno studio di Phocuswright i viaggi inizieranno a ri-decollare nel 2021, ma il settore non si riprenderà completamente dall'impatto del Coronavirus prima del 2025.  Il 2019 è stato un anno eccezionale nella maggior parte dei Paesi europei, con una stima del mercato dei viaggi che ha superato i 300 miliardi di euro. Dopo l'arrivo del Covid-19, la società stima che i ricavi del mercato turistico europeo raggiungeranno realisticamente solo circa 107 miliardi di euro nel 2020, con un calo di quasi il 60%. Con una ripresa che dovrebbe iniziare nel 2021, la dimensione del mercato dovrebbe crescere fino a 168 miliardi di euro.

Sebbene i dati sulla ripresa dei viaggi possano sembrare deludenti, si prevede che destinazioni mediterranee come Spagna, Italia e Grecia avranno tassi di crescita superiori alla media in quel periodo. La ripresa dovrebbe essere più rapida nel settore alberghiero che in molti altri segmenti, guidata dalla domanda da parte dei clienti nazionali e dei viaggiatori intraeuropei. Dai dati emerge che per quasi due viaggiatori su tre negli Stati Uniti e nella maggior parte dei principali Paesi europei  il viaggio rimane una parte importante del loro stile di vita e vogliono tornare a viverlo il prima possibile. Già uno su quattro è pronto a viaggiare sul territorio nazionale o nei Paesi confinanti, con cifre che crescono a tre su quattro entro sei mesi e nove su dieci entro 12 mesi.  Solo una piccola minoranza si sente sicura all’idea di  viaggiare a breve termine.

(Per maggiori informazioni: www.phocuswright.com)