Dalla nuova indagine di Ipsos Future4Tourism emerge che il 64% dei connazionali prevede di fare almeno un periodo di vacanza tra gennaio e marzo 2024, riportando la percentuale dei vacanzieri al 2019, quando la quota era pari al 63%.


Ma a confermare che la pandemia è ormai alle spalle è anche la perdita di consensi dell’Italia che, pur rimanendo saldamente al primo posto nelle scelte dei viaggiatori (62%) perde 6 punti percentuali rispetto all’inverno 2023. Si ricomincia a viaggiare principalmente verso le mete europee (25%) e si accresce l’interesse per le crociere (4%).
I viaggiatori si dividono quasi equamente tra chi sceglie di trascorrere le vacanze nelle città d’arte, al mare e in montagna-lago-collina. Ma nonostante la ripresa delle visite culturali, queste restano ancora lontane dal periodo pre-pandemico (45% delle scelte vs il 35% attuale).
L’aumento dei prezzi avrà ricadute significative sul segmento neve. Tra gli sciatori solo il 20% non modificherà le proprie abitudini, l’80% sarà costretto ad adottare strategie di contenimento della spesa. Il 31% sceglierà località con prezzi degli impianti di risalita più contenuti, il 27% ridurrà le giornate di sci e il 22% rinuncerà alla pratica sportiva
almeno per quest’anno.
Per quanto riguarda il periodo natalizio, il 20% degli italiani si dichiara intenzionato a trascorrere un periodo di vacanza fuori casa, il 2% in più rispetto allo scorso anno. Circa 8 su 10 rimarranno in Italia.

(Per maggiori informazioni: www.ipsos.com)