Dal recente report di Nomisma risulta che sono stati 1,6 milioni gli italiani ad aver visitato almeno uno dei borghi più belli d’Italia, per 1 italiano su 2 questi luoghi rappresentano un patrimonio storico, artistico e culturale dell’Italia meno conosciuta.

Riguardo al profilo del visitatore medio dei borghi, il report ha evidenziato che si tratta di laureati, appartenenti al ceto medio-alto, facenti parte delle generazioni Millennial e Silver, appassionati di viaggi all’insegna della natura e delle eccellenze enogastronomiche.

Tra l’altro nel 2024 il rapporto stilato da Deloitte sull’impatto economico dei borghi più belli d’Italia nel settore turistico nazionale aveva confermato la crescita del turismo nei Comuni associati alla rete, con numeri importanti sia in termini di arrivi che di presenze, oltre che di impatto sulle economie locali. Si è così evidenziata la rilevante forza di attrazione turistica che esercitano i borghi più belli d’Italia, grazie a una costante azione informativa e divulgativa sia attraverso i tradizionali mezzi della carta stampata (guida, rivista, brochure ecc.) che tramite le testate online e, soprattutto, i social media e il sito web dell’omonima associazione.

Ma l’identità dei borghi non si esaurisce nella loro storia: il 39% degli italiani li associa alle eccellenze enogastronomiche locali, con sapori e tradizioni culinarie che raccontano la cultura del territorio. Un altro 37% ne apprezza il fascino intatto e la natura incontaminata, che conferiscono a questi luoghi un’atmosfera unica, lontana dal caos delle grandi città. Infine, per un ulteriore 28%, i borghi rappresentano un’oasi di tranquillità, dove il tempo scorre più lentamente e il legame tra uomo e natura trova un equilibrio perfetto.

(Per maggiori informazioni: https://www.nomisma.it/; https://www.deloitte.com/it/)