Il viaggio di nozze cambia pelle: non si cerca più (solo) il romanticismo, ma la scoperta. Vince il tour esperienziale, si alza l’età media, cresce la tendenza a partire con i figli (anche piccoli) o con gli amici ( è la buddymoon, che piace soprattutto agli over 50), il budget si fa ancora più importante, certo non solo per la ricerca di servizi e destinazioni particolari, ma anche a causa del rincaro delle tariffe voli.
Non è più un problema rimandare il “viaggione” alla stagionalità più giusta e con un migliore rapporto qualità-prezzo secondo quanto emerge dalla seconda edizione dell’Osservatorio Viaggi di Nozze realizzato da CartOrange analizzando un campione di 170 viaggi effettivamente venduti e realizzati nel 2024.
I protagonisti sono i Millenial, che costituiscono il 70% degli sposi, con un’età media di 38 anni che hanno un’idea precisa del viaggio che deve essere: ricco di emozioni, esperienziale e costruito su misura. La tariffa media a persona si attesta sui 5.062 euro, in crescita del 5,3% rispetto al 2023, un budget alto che risente anche dei rincari tariffari.
Solo il 15% delle coppie tuttavia fa ricorso alla lista nozze in agenzia (percentuale che sale al 22% presso la Gen Z), strumento che sta perdendo il suo appeal, soprattutto al sud. Anche nel mondo nozze poi sta entrando il ricorso alla dilazione dei pagamenti.
Si sbiadisce il mito dell’isola tropicale tout court: il 55% degli honeymooner sceglie viaggi da cui è assente il mare: si tratta di coppie che hanno già viaggiato e considerano la luna di miele non tanto come viaggio romantico ma di scoperta. Tanto più che, appunto, c’è anche chi parte con figli o amici al seguito. Un altro 33% sceglie un viaggio che combina due o tre destinazioni e in cui spesso rientra anche il balneare.
Le mete asiatiche continuano a farla da padrona, scelte dal 44% delle coppie, alla ricerca dell’esperienza autentica ma anche dal rapporto qualità prezzo. Si cerca dunque di intercettare la soluzione migliore per il budget senza rinunciare ai servizi e questa esigenza si esprime anche nella durata: mentre la media si attesta sui 15 giorni, il 22% preferisce durate più compatte fino ai 12 giorni per contenere i costi, obiettivo che le coppie puntano a raggiungere anche anticipando la prenotazione, che l’anno scorso si è attestata a 154 giorni prima della partenza. Seppur siano agosto e settembre i mesi principali, crescono anche le stagioni di spalla.
La regina del 2024 è l’Asia, che cresce dal 38 al 44% trainata da Giappone, Indonesia, Thailandia, Maldive. Segue l’Africa, seppur con un lieve calo (dal 21 al 18%) che ricolleghiamo alla carenza di collegamenti diretti per diverse destinazioni dall’Italia. Il Nord America si mantiene al 15%, confermando l’appeal del coast to coast, dei grandi parchi e delle metropoli statunitensi spesso combinati con Caraibi o Polinesia (ma cresce anche il potenziale del Canada). L’Europa resta stabile al 9%. E pur essendo la Grecia la più gettonata, con il 22%, emergono a seguire due mete nordiche, Norvegia al 19% e Islanda al 16%, che esprimono la ricerca di itinerari naturali con forte componente naturale.
L’Oceania si riconferma al 5%. Si sente il bisogno di un contatto con la natura sempre più forte, capitanato dall’Australia ma con buoni numeri anche sulla Polinesia.
L’astro nascente è il Sudamerica che passa dal 2 al 5% grazie a nuovi viaggi esperienziali e avventurosi trainati dal Perù.
Scendendo nel dettaglio delle mete, poi, non si arresta la corsa del Giappone, che addirittura cresce dal 22 al 24% vincendo il timore di una saturazione. Seguono gli Usa, dal 12 all’11%, l’Indonesia è terza con l’8% trainata da Bali. Arrivano poi il Sudafrica che mantiene la posizione pur passando da 8 a 6 ma premium, la Thailandia che conquista il quinto posto passando da 3 a 4%, la cui crescita è però un po’ rallentata dai rincari per i servizi a terra. Seguono Maldive e Australia al 3%, e infine Perù dall’1 al 2%. Namibia e Tanzania al 2% manifestano il desiderio di contatto autentico con la natura.
Infine lo studio mette in evidenza l’affacciarsi della Gen Z, che rappresenta l’8% del campione, mentre boomer e Gen X coprono il 22%, nell’84% dei casi si viaggia in coppia, si tende anche a partire con i figli, il 10%, e c’è il 6% che si concede una buddymoon, insieme ad amici, un trend legato a un’età più matura, over 50. Il report CartOrange svela anche qualche indicazione sull’anno in corso: la spesa media si attesta a 5.152 euro, segnando dunque nel 2025 una crescita moderata dell’1,8%. Il Giappone si conferma la meta più richiesta continuando la sua cavalcata, conferme anche da Usa e Sudafrica, Indonesia, Maldive, Perù e Australia. E si registra ancora una crescita della Polinesia francese».
(Per maggiori informazioni: https://www.cartorange.com/)