Nel 2024 il turismo ha contribuito per quasi l’11% al Pil tricolore e ha generato il 13% dei posti di lavoro a livello nazionale. A confermarlo è Ivana Jelinic, a.d. di Enit che, in un’intervista rilasciata a Milano Finanza, spiega come entro il 2034 si potrebbe arrivare rispettivamente al 12,6% e al 15, 7%.
L’Italia risulta la seconda meta più ambita dai viaggiatori di tutto il mondo dietro solo alla Spagna e la terza destinazione maggiormente scelta dai suoi stessi cittadini, dopo Turchia e Spagna.
Il trend dell'estate appare positivo. Tra giugno e settembre sono previsti 27 milioni di arrivi (18, 6 milioni internazionali e 8,4 domestici) negli aeroporti italiani, quasi il 18% in più del 2024. Le prenotazioni già effettuate valgono 10 miliardi di euro, a cui si aggiungeranno le spese sul posto durante la vacanza. E le stime fanno sperare in una crescita a doppia cifra tra il 20 e il 30%.
Il 2024 ha segnato cifre record di presenze nel 2024, a quota 458 milioni, battendo il 2019 che era considerato un anno di riferimento per il settore. Fautori del successo sono stati i forti incrementi di arrivi dalla Spagna e dai Paesi Bassi. I turisti che spendono di più arrivano da Germania (8, 7 miliardi), Stati Uniti (6,4), e Regno Unito (4,9).
Fra i motori di crescita, in primo piano lo shopping. Si sottovaluta quanto davvero conti nella scelta della meta la possibilità di fare shopping per i turisti alto spendenti. Basti pensare che nel 2024 sono stati più di 2 milioni i turisti dello shopping arrivati in Italia (+7% sul pre Covid), con un impatto sul Pil di oltre 2,5 miliardi. Il dimezzamento della soglia tricolore del tax free shopping deciso dalla manovra 2024 peserà in positivo. I primi numeri (Planet Payment e Tax Refund) parlano di un +97% delle fatture e +29% nel fatturato tax refund.
Una leva importante è anche quella offerta dagli eventi sportivi. Ñel 2024 sono stati 600 mila ı viaggiatori internazionali (+5%), che hanno scelto di venire in Italia per eventi sportivi. I pernottamenti sono stati 2 milioni (+8, Ť%) con una forte incidenza sull’economia: 338 milioni (+3,4%). Un fenomeno che inizia ad appassionare anche gli italiani, con un’incidenza del 6,5% sulle loro vacanze brevi. Questo duplice trend è destinato a marsi perché l’Italia continua ad aggiudicarsene nuovi: da ultima l’America’s Cup del 2027.
Infine, il cibo si riconferma una fonte di appeal formidabile. Il turismo enogastronomico sta registrando un vero e proprio boom. Il segmento nel 2024 ha toccato 1,1 milioni di visitatori, 1,8 milioni di pernottamenti e una spesa di 363 milioni. Non a caso i primi importatori di prodotti agroalimentari italiani sono anche i Paesi da cui arriva la maggior parte dei turisti diretti nella Penisola: si tratta di Germania, Stati Uniti, Francia e Regno Unito”.
(Per maggiori informazioni: www.enit.it)