Secondo i dati provvisori dell’indagine Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi dell’Istat, i flussi turistici risultano complessivamente superiori a quelli registrati nello stesso periodo del 2024, che è stato un anno record: +1,1% gli arrivi e +4,7% le presenze.
Rispetto al 2024, nel mese di aprile il numero di arrivi è aumentato dell’1,1% e quello delle presenze del 6,2%. A maggio, si è registrato invece un calo: -2,1% gli arrivi e -3,0% le presenze. A giugno, il mese più turistico (con il 46,3% delle presenze turistiche registrate nel trimestre), si è registrato un ampio incremento sia degli arrivi (+3,9%), sia delle presenze (+9,7%), con 16,8 milioni di arrivi e 59 milioni di presenze.
La domanda interna e quella straniera hanno avuto comportamenti parzialmente differenti: per i clienti residenti in Italia si è registrata, nel trimestre considerato, una lieve flessione negli arrivi (-0,9%), a fronte di un incremento delle presenze (+3%); i flussi turistici degli stranieri, invece, sono aumentati in misura significativa in termini sia di arrivi (+2,7%) sia di presenze (+5,9%).
La permanenza media dei clienti negli esercizi ricettivi nel secondo trimestre è stata pari a 3,13 notti, in leggero aumento rispetto alle 3,02 notti del 2024. La permanenza media della clientela residente è passata dalle 2,78 notti del secondo trimestre 2024 alle 2,89, mentre quella della clientela straniera è aumentata da 3,21 a 3,31 notti.
Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, gli esercizi alberghieri hanno registrato un leggero calo degli arrivi (-1,2%), bilanciato da una buona crescita delle presenze (+4,3%), mentre gli esercizi extra alberghieri hanno visto incrementare la clientela sia in termini di arrivi (+6,1%) sia in termini di presenze (+5,4%).
Le presenze negli esercizi alberghieri sono risultate in aumento in tutti i mesi del trimestre, con incrementi più elevati a giugno (+6,1%) e più contenuti ad aprile (+2,7%) e maggio (+3,1%). Per gli esercizi extra-alberghieri, invece, si sono verificate variazioni più marcate, con aumenti rilevanti ad aprile (+12,6%) e soprattutto a giugno (+15%) e una netta flessione a maggio (-11,7%).
I dati relativi al secondo trimestre del 2025, sebbene ancora parziali e provvisori, indicano una crescita sostenuta delle presenze negli alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale (+9%), che hanno trainato l’intero comparto extra-alberghiero (+5,4%). Al contrario, i b&b hanno registrato una flessione (-4%), mentre il settore open air (campeggi e villaggi) si mantiene sostanzialmente stabile (-0,7%). Positive anche le performance delle altre strutture extra-alberghiere, che hanno registrato un incremento del 3% rispetto al 2024.
A un livello territoriale più disaggregato, le prime indicazioni disponibili evidenziano come le grandi città e le località a vocazione culturale registrino volumi di presenze sostanzialmente stabili, con una variazione positiva contenuta (+1%) rispetto allo stesso periodo del 2024, segnale di tenuta del turismo urbano e culturale. Più marcata è invece la crescita dei comuni montani, che hanno registrato un incremento del 12%. Il comparto balneare nel trimestre si conferma sui livelli del 2024, con un leggero aumento delle presenze nelle destinazioni marittime nel mese di giugno (+0,7%).
Le prime indicazioni sui dati di flusso a livello comunale, parziali rispetto al quadro nazionale, indicano che alcune città come Milano, Firenze e Bologna hanno registrato incrementi marcati nelle presenze turistiche rispetto allo stesso periodo del 2024 (tutte con variazioni superiori al +8%), mentre Venezia ha segnato una contrazione (-6,1%).
La riviera romagnola mostra un quadro positivo: Ravenna (+15,7%) e Cervia (+13,9%) hanno archiviato i maggiori incrementi, con Rimini (+4,1%), Riccione (+1,9%) e Cesenatico (+1,0%) che hanno registrato variazioni positive, seppur più contenute. Dinamiche simili sono state rilevate anche sulla costa adriatica del Veneto e del Friuli Venezia-Giulia, con Chioggia (+9,9%), Jesolo (+1,6%) e Lignano Sabbiadoro (+4,4%) tutte in crescita rispetto al 2024.
Nel Mezzogiorno, segnali molto positivi dall’area adriatica pugliese, con Bari e Vieste che hanno registrato dinamiche di forte espansione (rispettivamente +20% e +10%).
(Per maggiori informazioni: www.istat.it)