Viaggi in famiglia, celebrativi e multigenerazionali, ma anche attivi e avventura, ville e yacht in esclusiva, crociere oceaniche e spedizioni, questi sono i “travel trends” 2025 dei viaggiatori luxury, secondo il Virtuoso Luxe Report, il sondaggio annuale condotto tra le agenzie di viaggi globali affiliate alla rete Virtuoso, che conta oltre 1.200 agenzie di viaggi, con più di 20mila consulenti in 58 Paesi in Nord America, America Latina, Caraibi, Europa, Asia-Pacifico, Africa e Medio Oriente.


Nel 2025, i clienti Virtuoso continueranno a dare priorità all’esplorazione e alle esperienze personalizzate, ma saranno sempre più concentrati sulla massimizzazione del valore senza compromettere la qualità. Sebbene i viaggiatori di lusso siano disposti a spendere di più, sono anche consapevoli dell’aumento dei costi e desiderano assicurarsi che il loro investimento migliori i loro viaggi, rendendo il rapporto con un consulente di fiducia ancora più importante.
Il mercato globale dei viaggi di lusso è stimato intorno a 1,48 trilioni di dollari nel 2024 e si prevede che raggiungerà circa 2,36 trilioni di dollari entro il 2030, con un Cagr di circa l’8,2% dal 2025 al 2030 secondo Grand View Research. Le stime variano a seconda della definizione del mercato, ma la tendenza alla crescita rimane costante.
Gli ultimi dati di Tourism Economics (H1 2025) mostrano che, mentre tutte le altre regioni del mondo registrano una crescita del turismo internazionale in entrata, il Nord America è l’unica eccezione. Anche all’interno del Nord America, tutti i Paesi riportano una crescita anno su anno, tranne gli Stati Uniti.
Ad essere particolarmente preoccupante è la situazione del Canada, principale mercato internazionale di origine di flussi per gli Stati Uniti, ha registrato un calo netto: le visite transfrontaliere in auto sono diminuite del 37% a luglio rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, il settimo mese consecutivo con cali a doppia cifra secondo Forbes.
Le conseguenze potrebbero essere non indifferenti, secondo la U.S. Travel Association, ogni calo dell’1% della spesa dei visitatori internazionali costa all’economia statunitense 1,8 miliardi di dollari in entrate da esportazioni.
Il calo dei flussi verso gli Stati Uniti sta lasciando spazio a mete meno battute, soprattutto in Europa meridionale, Africa e Sud-Est Asiatico, che stanno investendo molto nel segmento luxury.
Sul fronte delle mete l’Italia continua a essere uno dei mercati più desiderati e maturi al mondo per il lusso, soprattutto per i viaggi esperienziali legati a cultura, artigianato e gastronomia. È percepita come icona di lifestyle e di autenticità ma si dovrà fare attenzione al tema dell’overtourism e che le esperienze restino davvero autentiche, senza diventare standardizzate.
Sulla base di quanto reso noto da Virtuoso, tra le dieci destinazioni emergenti più popolari per il 2025 sul fronte del lusso, al primo posto c’è il Portogallo, seguito da Antartide, Islanda, Norvegia e il Marocco in quinta posizione. Seguono: Costa Rica, Colombia, Egitto, Vietnam e Thailandia.
Un altro tema sondato da Virtuoso è come il cambiamento climatico stia cambiando il modo di viaggiare dei clienti, il 47% dei consulenti segnala che i loro clienti modificano i propri viaggi in funzione del clima, preferendo periodi di bassa stagione, destinazioni con clima moderato e località meno sovraffollate.

(Per maggiori informazioni:https://static.virtuoso.com/division-marketing/PR/2025_VTW_Misc/Misty%27s%202025%20Press%20Conf_FINAL.pdf; https://forbes.it/;https://www.researchandmarkets.com/; https://www.tourismeconomics.com/;
https://www.ustravel.org/)