Uno studio effettuato su scala mondiale da RateHawk, piattaforma B2B per la prenotazione di hotel, voli, transfer e altri servizi turistici, ha rivelato che quasi la metà degli agenti di viaggio teme la concorrenza dell’IA in quanto pensano che potrebbe sostituirli nei loro ruoli.


Lo studio di RateHawk esplora l’atteggiamento degli agenti di viaggio nei confronti degli strumenti di intelligenza artificiale e condivide il punto di vista dell’azienda su come il settore possa abbracciare l’innovazione pur preservando il valore del tocco umano.
A livello mondiale vi è una discrepanza di opinioni riguardo all’impatto dell’IA sul ruolo dei professionisti del turismo: sebbene la maggioranza (56%) creda che l’IA non li sostituirà, il 44% pensa che ciò sia concretamente possibile in futuro. In Asia e nei Paesi del Golfo è vista come una possibilità realistica rispettivamente dal 60% e dal 55% degli intervistati. Al contrario, la maggioranza europea (58%) e sudamericana (5%) non condivide questo scenario. I più scettici sono gli operatori turistici nordamericani, di cui solo il 20% ritiene che l’IA possa prendere il loro posto. In particolare, i partecipanti negli Stati Uniti e in Canada mostrano il maggiore interesse nell’adottare nuovi strumenti di intelligenza artificiale per la personalizzazione del lavoro al fine di renderlo più efficiente (45%).
In Italia, il 62% dei professionisti del settore turistico è fiducioso che l’IA non possa sostituirli.

(Per maggiori informazioni: https://www.ratehawk.com/lp/it/)