Quattro direttrici per tracciare il profilo del consumatore, nonché viaggiatore, del 2026 secondo Euromonitor International, che nel nuovo rapporto Top Global Consumer Trends rivela le quattro tendenze che definiranno il panorama del mercato globale nel prossimo futuro.

Il comportamento di chi acquista, da qui al nuovo anno è caratterizzato dal desiderio di comfort, autoespressione e soluzioni di benessere all’avanguardia; il tutto con autenticità e semplicità in un mondo che si fa sempre più complesso.
Proteggere la propria tranquillità mentale è la nuova forma di evasione. I consumatori cercano comfort e semplicità in un contesto mondiale volatile, con il 58% degli intervistati che sperimenta quotidianamente uno stress da moderato a estremo, e due persone su cinque che si sentono sotto costante pressione per portare a termine i propri compiti quotidiani.
Le persone cercano prodotti e servizi che offrono rassicurazione emotiva. Dunque le aziende devono sviluppare un’offerta che contempli il comfort, alimenti il clima di fiducia, semplifichi la vita o promuova l’equilibrio per aiutare i consumatori a trovare la serenità nell’incertezza, con due terzi delle persone che cercano attivamente modi per semplificare le loro vite. Le integrazioni Ai e tech sono molto apprezzate quando offrono esperienze intuitive e applicazioni utili che garantiscono facilità d’uso e rapidità.
Oggi i consumatori adottano una forte autoespressione e onestà radicale. La metà di loro cerca prodotti e servizi che riflettano la propria identità e il 65% ritiene che la società accetti chi sono veramente, senza filtri. Le aziende devono concentrarsi sull’iper-segmentazione e mettere in piedi strategie mirate.
L’era della “perfezione esageratamente curata” sta tramontando. Il 2026 è segnato da un’energia “cruda e reale”, dove l’espressione di sé audace e l’onestà sono la norma. L’autenticità è quindi evoluta da tratto desiderabile a vera e propria moneta sociale: oltre il 50% dei consumatori acquista solo da brand di cui si fida completamente e la stessa percentuale desidera prodotti e servizi tagliati su misura.
Le strategie “taglia unica” non sono più efficaci, i brand devono adottare un approccio mirato di micro-personalizzazione per soddisfare richieste che ormai sono ultraspecifiche. I brand devono rimanere fedeli ai propri valori fondamentali, anche a costo di polarizzare o alienare alcuni segmenti. Il 30% dei consumatori politicamente o socialmente impegnati compra da chi supporta cause allineate ai loro valori.
La domanda di soluzioni di benessere high- tech e medicamente certificate è in salita, con un buon 49% dei consumatori, ad esempio, che sarebbe disposto a pagare il 10% o più per prodotti di bellezza premium con una formulazione scientifica. I brand possono sfruttare lo storytelling basato sui dati per dimostrare i benefici per la salute ed educare i consumatori sul valore dell’offerta. Nel turismo diversi player dell’hôtellerie stanno puntando su offerte wellness di alto e altissimo livello.
Le aziende dell’Asia orientale, in particolare quelle cinesi, stanno acquisendo ulteriore influenza globale combinando convenienza, innovazione ed esperienze digital first. Si prevede che il valore delle esportazioni della Cina raggiungerà i 4 trilioni di dollari entro il prossimo anno.
Le imprese occidentali devono studiare con attenzione quest’onda, ottimizzare le esperienze digitali mobile first e progettare percorsi di acquisto frictionless che fondano contenuto e commercio per rimanere competitive. Le aziende di “casa nostra” devono quindi accelerare e adottare il medesimo playbook: partnership con brand cinesi possono certamente offrire nuove intuizioni.

(Per maggiori informazioni: https://www.euromonitor.com/)