Secondo uno studio sul mercato del turismo di Boston Consulting Group, in particolare sulle ultime tendenze attraverso una “customer insight” sui comportamenti di viaggio, sulle opportunità del settore e sul nuovo modo di scegliere e vivere le vacanze Millennial e Gen Z sono incisivi rispetto ad altre fasce di clientela, prenotano più tardi i viaggi. Anche il target Silver è sempre più attivo e vede le due fasce unirsi nel nuovo e rapido trend dei gruppi intergenerazionali. Entro il 2024 le spese per viaggi leisure raggiungerà i 15,2 trilioni di dollari, con lo share maggiore legato al travel domestico.
Due le spinte, da un lato la voglia di rilassarsi, di esplorare e di attivare pratiche wellness; dall’altro le esperienze che guidano la scelta delle destinazioni per un viaggiatore su tre. Tra i Millennial e la Gen Z oltre il 50% dichiara di voler viaggiare di più il prossimo anno, anche se il 70% crea il proprio “journey”; danno valore alle community (71%), cercano micro momenti (54%) e sono attenti alla sostenibilità e alle scelte etiche (75%). Il segmento “Silver” si dimostra molto propositivo: il 70% dell’audience attiva ha in programma di viaggiare nel 2026. C’è poi un 28% di crocieristi che viaggia all’interno di gruppi multigenerazionali. Per quanto riguarda la programmazione, i viaggiatori si muovono in modo fluido dall’ispirazione alla decisione, ma hanno sempre bisogno di una rassicurazione umana. Secondo l’analisi di Bcg il 79% dei viaggiatori parla di “calore umano” e l’83% ha dichiarato che le interazioni danno valore al soggiorno. Dopo il viaggio, si tratta di garantire ai clienti dei follow up, delle interazioni post viaggio e messaggi personalizzati.
(Per maggiori informazioni:https://www.bcg.com/)
